Successo o insuccesso? Le opinioni sul carnevale di Agropoli 2013 non si risparmiano. Gli agropolesi non sembrano aver gradito gli eventi domenicali (in realtà dedicati soprattutto ai più piccoli) e le critiche hanno immediatamente coinvolto anche gli appuntamenti in programma nel giorno del martedì grasso, nonostante la pioggia non abbia permesso il loro svolgimento. Una critica forse azzardata, fatta a priori, prima di vedere nel concreto cosa fosse stato realmente organizzato. Improvvisamente si scopre che la città tiene più alle manifestazioni che ad altro genere di problemi. E' bastato che un carnevale saltasse affinché si puntasse il dito contro sindaco, assessori e consiglieri, vanificando sei anni di lavoro dell'opposizione che aveva provato invece a scardinare la raccaforte di Alfieri parlando di debiti, di crisi sociale, di scarsa sicurezza in città o altri problemi. Temi rispetto ai quali gli agropolesi sono per lo più rimasti indifferenti salvo poi sobbalzare dalla sedia di fronte all'insuccesso (o pseudo insuccesso) di una manifestazione.
Ma è giusto dare giudizi? A conti fatti sembra impossibile parlare di riuscita o meno di un evento senza che si sia realmente svolto. Certo l'assenza dei carri ha dato meno appeal alla manifestazione e ciò è risultato palese nel pomeriggio di domenica quando la parola magica "sfilata dei carri allegorici" ha attirato più gente nella vicina Castellabate. Ma addossare tutte le colpe sull'amministrazione comunale non è del tutto corretto se ricordiamo le dichiarazioni dei carristi secondo i quali l'assenza delle opere in cartapesta non è stata causata da un disinteresse del sindaco e della sua giunta, bensì dei privati.