Il Carnevale di Agropoli non si terrà. La notizia, di quelle che preferiremmo non apprendere, è giunta a seguito di una riunione dei carristi, tenutasi allantivigilia di Natale, che hanno preso atto dellindisponibilità di luoghi ove preparare i carri allegorici. I capannoni promessi dallamministrazione comunale non sono stati assegnati e da palazzo di città fin ora sono rimasti indifferenti dinanzi alle perplessità dei mastri cartapestai dei rioni agropolesi e dei comuni limitrofi che da tempo chiedevano con insistenza unaccelerazione dellassegnazione delle strutture per realizzare le opere. Il tempo ora è giunto al termine. A poco più di un mese dal Carnevale le strutture non sono arrivate e, a questo punto, anche una repentina svolta da parte dellamministrazione comunale sarebbe del tutto inutile considerati i tempi ristretti fino al martedì grasso 2013. Così unaltra manifestazione, salvo improbabili colpi di scena, scompare dal panorama agropolese. Quanto accaduto cancella un evento decennale, a cui la città è da sempre legata tanto che Agropoli, negli anni, era risultata in questo giorno il punto di riferimento di tutto il Cilento, proprio grazie allappuntamento clou della manifestazione: la sfilata di carri allegorici. Eventi collaterali o spettacoli alternativi che verranno programmati per salvare il Carnevale 2013, non colmeranno certamente la lacuna creata dallassenza dei carri di cartapesta la cui sfilata, ogni anno, radunava migliaia di persone in città in un periodo altrimenti morto. E però paradossale che la morte del Carnevale agropolese venga decretata proprio da quellamministrazione che questevento aveva tentato di rilanciarlo, replicando lappuntamento anche destate. Una scelta da molti criticata, un appuntamento poco sentito dai cittadini, i cui limiti oggi vengono a galla. Il Carnevale estivo non ha mai riscosso il successo di quello invernale e probabilmente se i fondi per quellappuntamento fossero rimasti in cassa, oggi staremo parlando daltro. Laugurio è davvero, come con signorilità hanno affermato i carristi, che questo anno di assenza forzata della manifestazione possa servire per riflettere e per migliorare lappuntamento del 2014; la speranza è invece che un anno di assenza del Carnevale non lo faccia finire definitivamente in cantina come già accaduto per altri eventi come il Festival del Folklore o Lo Sbarco dei Turchi, appuntamenti che nonostante siano stati cancellati dal calendario agropolese continuano ad essere richiesti con insistenza da cittadini e turisti considerata anche la mediocrità dei festival e degli improvvisati spettacoli che li sostituiscono, certamente inferiori per qualità ma probabilmente non in quanto a fondi stanziati. Ed intanto la tradizione della città rischia d'essere cancellata. Non dimentichiamoci di quanti eventi, in passato appuntamenti fissi per Agropoli, oggi non si svolgano più. Anche il presepe vivente quest'anno ha rischiato di scomparire, salvato in punto di morte soltanto dall'intervento dei parrocchiani della Chiesa dei SS. Pietro e Paolo.