Capaccio Paestum. «La maggioranza del consorzio bonifica Sinistra Sele si è auto assegnata uno stipendio mensile di sessantamila euro l'anno». La denuncia è dei consiglieri Ettore Belelli, Roberto D'Angelo e Franco Tarallo, che in un pubblico manifesto hanno puntato il dito contro il presidente del consorzio, Vincenzo Fraiese, il vicepresidente, Roberto Ciuccio e il deputato Luigi Ciliberti. «La maggioranza della deputazione del Consorzio - scrivono i tre consiglieri - si è auto assegnata lo stipendio mensile. La delibera ha stabilito che al presidente Fraiese toccano trentamila euro e al vicepresidente Ciuccio e al deputato Ciliberti quindicimila euro, in funzione del lavoro che prestano per l’ente». «Il Consorzio - evidenziano Belelli, D'Angelo e Tarallo - nella sua storia non ha mai pagato stipendi agli amministratori, stante la circostanza che il legale rappresentante è il presidente, che la legge non prevede deleghe particolari e che l’impegno è volto solo a soddisfare clientele politiche. La presenza di amministratori diversi dal presidente è ininfluente, non richiesta e serve solo a distrarre i dirigenti deputati per statuto e per regolamento a svolgere mansioni istituzionali». A rendere ancor più grave il provvedimento, secondo i consiglieri di minoranza, è la recente decisione del presidente Fraiese di «aumentare il costo di fornitura dell’acqua potabile, per sopperire alla mancanza di fondi per il pagamento dell’energia elettrica», prevedendo agevolazioni per le industrie turistiche e «aumentando i minimi consumi a danno delle imprese agricole». «Questo è gravissimo - sottolineano i firmatari del manifesto - visto che la natura stessa dell’istituto consortile è volta al comparto agricolo ed alla sua economia». «Non mancheremo di segnalare queste anomalie», concludono i tre consiglieri. Dalla maggioranza, per ora, nessuna replica.