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Capaccio: lo sfratto del museo del Grand Tour diventa esecutivo

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Capaccio Paestum. Entro due settimane i locali del convento di Sant’Antonio che ospitano il Museo Paestum nei percorsi del Grand Tour dovranno essere sgomberati. Nella giornata di ieri alla direttrice del museo Daniela Di Bartolomeo è stato notificato un decreto di sfratto esecutivo: se entro il 25 luglio dai locali non saranno portate via le opere si procederà con lo sgombero coattivo. Nonostante già agli inizi di maggio alla direttrice fosse stata notificata un’ordinanza di sgombero, il silenzio da parte dei frati minori di Baronissi nelle ultime settimane aveva fatto sperare la direttrice che fosse ancora possibile trovare un punto d’accordo. Tuttavia non si perde ancora d’animo. «Stiamo organizzando per il 20 luglio una marcia pacifica davanti al convento dei francescani a Baronissi, - spiega Daniela Di Bartolomeo – Canteremo il cantico delle creature, pregheremo affinché i frati cambino idea. Il 25, invece, manifesteremo davanti al museo. Saranno presenti personalità del mondo della cultura. Spero ancora che si possa arrivare ad un accordo pacifico». La battaglia tra i frati e la Fondazione Giambattista Vico, che ha ottenuto i locali in comodato d’uso gratuito a patto che vi si svolgessero eventi culturali, va avanti ormai da alcuni anni. Il museo, che ospita circa 300 opere di artisti che hanno ritratto Paestum nel periodo del Grand Tour, tra la fine del ‘700 e l’inizio dell’800, è stato inaugurato proprio il 25 luglio di undici anni fa. La stessa data in cui dovrebbe essere riconsegnato ai frati. Intanto il Comune ha già da tempo dato la disponibilità ad ospitare il museo nei locali dell’ex asilo Pricipessa Giovanna, sempre al capoluogo. Tuttavia il trasferimento delle opere non può essere effettuato in poco tempo e tantomeno in tempi brevi sarà possibile dotare la struttura del sistema di allarme e sorveglianza.

 

 

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