Dieci giorni, poi il Museo Paestum nei percorsi del Grand Tour lascerà la sede in cui è nato. Dieci giorni di attesa e per sperare che i Frati Minori di Baronissi cambino idea. Intanto la direttrice del museo, Daniela Di Bartolomeo, ha deciso di annullare gli eventi di protesta in programma.
«In considerazione dell’imminenza dello sfratto esecutivo, previsto per il 25 luglio, avevamo organizzato una manifestazione pacifica che si sarebbe svolta presso il Convento dei Frati Minori di Baronissi, il giorno 20 luglio, allo scopo di scuotere le coscienze e indurre a una riflessione profonda quanti a favore di un atto che, seppure ad oggi legittimo giuridicamente, è molto discutibile, perché ferisce la Cultura nella sua essenza. Tante le personalità del mondo della Politica e della Cultura disposte a dare sostegno all’iniziativa e quindi a recarsi con noi presso Baronissi, condividendo i motivi che ci avrebbero spinti a manifestare in tal senso». Ma ancora una volta Daniela Di Bartolomeo ha deciso di fare appello al dialogo.
«Abituata a dialogare in maniera pacifica, ritenendo la manifestazione un gesto forte, preferisco dimostrare l’apertura della sottoscritta e della Fondazione tutta, nei confronti dei Frati, sospendendo la stessa e chiedendo loro di essere ricevuta per un colloquio sereno, prima del 25 Luglio». Il 25 si sarebbe dovuta tenere un’altra manifestazione presso il Museo del Grand Tour. «Stavamo organizzando una conferenza dal titolo “S. Francesco nella Contemporaneità. Chiudere un Museo sarebbe una ferita per il territorio e per l’umanità” , con un numero cospicuo di relatori, che già in passato hanno realizzato eventi nel museo e che militano nel mondo dell’Alta Cultura e della Politica. Ritengo sospesa anche questa, fiduciosa che i frati possano aprirsi ad un confronto sereno, che lontano da ogni bega giudiziaria, possa riportare il discorso ad un confronto costruttivo, così come mi dicono che avveniva quando era vivo Padre Sigillino, che ricordo con affetto. In giornata provvederò a contattarli».