Attualita'

Capaccio, esondazione del Sele: Pd chiede dimissioni dei responsabili

notizie

"L’on. Simone Valiante, all’unisono con l’On. Luigi Famiglietti e l’On. Gennaro Migliore chiederanno l’immediato stanziamento di fondi speciali da destinare a ristoro dei danni subiti dagli agricoltori per il mancato raccolto a causa dell’evento alluvionale". A farlo sapere è il segretario del Pd di Capaccio Paestum, Emanuele Sica.

"Il consigliere regionale On. Pica, dal canto suo  - ha evidenziato il segretario cittadino del Partito Democratico - ha confermato l’impegno nel promuovere in Regione Campania l’abrogazione entro breve dell’istituto delle deleghe per le elezioni della deputazione presso i Consorzi di Bonifica, allo scopo di porre finalmente rimedio alle continue forzature a cui sono puntualmente sottoposti gli agricoltori durante tutto il periodo elettorale"

"Proprio così - aggiunge Sica - Questo è quanto hanno riferito molti agricoltori a cui sembra sia stata negata spesse volte anche la possibilità di proroga di pagamenti dei tributi dovuti al Consorzio per poche centinaia di euro, a meno dell’intervento risolutore di qualche esponente di rilievo. Visto gli esiti e le consuetudini, potrebbe immaginarsi a questo punto un disegno o più probabilmente una vera e propria strategia del consenso nella gestione dell’apparato consortile. Se questo dovesse essere confermato dai fatti e non solo dagli sfoghi di qualche agricoltore, allora cosa aspetta il Presidente ad accertarsene. Basterebbe vedere l’elenco delle contestazioni per morosità e i tempi di riallaccio delle utenze distaccate durante tutto il periodo dell’attuale deputazione in carica. Non possiamo non chiederci tutti quale sia stato l’operato di tanti amministratori che ricoprono il duplice ruolo di amministratori comunali e deputati presso l’Ente consortile. Cosa hanno fatto fino ad oggi, a parte fregiarsi di onorificenze appena l’anno scorso con la sistemazione di alcuni massi lungo una parte dell’argine sinistro del Sele, sempre dopo la puntuale esondazione. Dicano come si sono svolti i lavori, dove e con quali modalità sia avvenuto l’approvvigionamento dei massi, i costi dell’intervento, le competenze. Dica il Sindaco se è a conoscenza o meno dei fatti e se oltre a pensare alle cose di Paestum” si sia mai interessato di predisporre uno studio specialistico per una mirata richiesta di finanziamento. Stando alle recenti precisazioni della Regione, sembrerebbe proprio di no!"

"Invece di pensare a cose insignificanti come cambiare il nome al Comune e a qualche borgata, a fare qualche marciapiede o sottopasso irrealizzabile, all’acquisto delle inutili quanto costose sfere geodetiche - proseguono dal Partito Democratico - perché non ha pensato di affrontare con somma urgenza la sistemazione dell’alveo del Sele. Perché, quasi sempre, il Consorzio ed il Comune affidano progetti e studi a tecnici esterni, quando a Capaccio non mancano certamente validi professionisti, colpevoli solo di non godere di amicizie o parentele “importanti”. Quali sono stati i criteri di scelta dei vari tecnici per l’affidamento di incarichi pubblici sotto soglia, per gli studi sull’area PIP o per l’eventuale consolidamento del costone roccioso di Capaccio capoluogo. Quanto tempo ancora dobbiamo aspettare per vedere ripristinate la strada per Capaccio capoluogo e le strade comunali, da anni martoriate da lavori che non vedono ancora la fine. Chiediamo con forza le dimissioni di quegli amministratori comunali e dell’attuale consiglio di deputazione del Consorzio di Bonifica per le gravi inadempienze e le evidenti incapacità amministrative. Con altrettanta determinazione, come forza politica di opposizione in Consiglio Comunale, riteniamo vada chiesta una modifica statutaria per le elezioni al Consorzio di Bonifica, affinché sia al più presto abrogato l’istituto della delega con lo scopo di ridare dignità e autonomia, a garanzia della libera espressione del voto, agli imprenditori agricoli, vittime delle forzature in occasione di ogni appuntamento elettorale per il rinnovo del consiglio di deputazione. Questo comune - conclude Sica - è ormai alla fame e allo sbando".

Di qui l'invito affinché i responsabili della situazione si dimettano "prima che si arrivi allo sfacelo completo".

Top
Condividi su Facebook
Condividi su Twitter
Condividi su Whatsapp
Condividi su Linkedin