Cronaca

Capaccio: ecco i dettagli sull'arresto di Mimì 'o pezzar

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Giornate intense di intercettazioni, controlli e pedinamenti hanno permesso ai carabinieri di Castello di Cisterna di arrestare a Capaccio il latitante Domenico Cesarano, ritenuto elemento di spicco del clan Fabbrocino. L'uomo, 58 anni, inserito nell'elenco dei cento latitanti più pericolosi d'Italia, è stato ritrovato con la moglie in un appartamento di Capaccio Scalo, vicino al mare. Cesarano era ricercato da oltre tre mesi perché condannato per associazione camorristica ed estorsioni aggravate dal metodo mafioso. Deve scontare una pena di 11 anni e 4 mesi di reclusione.

La sua vicinanza al clan Fabbrocino era stata accertata già nel 2000 con una sentenza emessa dal Tribunale di Nola. Già quattro anni fa, inoltre, colui che dagli investigatori venne considerato il capo della zona compresa tra Palma Campania e San Gennaro Vesuviano, fu latitante per circa un anno dopo esser fuggito da una casa di lavoro di Castelfranco in Emilia. I carabinieri lo arrestarono a Lacedonia, nell'avellinese.

Nella primavera del 2013, tra marzo ed aprile, gli uomini della Direzione investigativa antimafia, su richiesta dei magistrati della Dda napoletana, sequestrarono a Cesarano, detto Mimì 'o Pezzaro, beni per un valore di oltre 5 milioni di euro, compresa una lussuosa villa nei pressi di Palma Campania, del valore di oltre un milione di euro.

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