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Capaccio, appuntamento con la storia: domani il referendum

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A meno ventiquattr'ore dal referendum consultivo per il cambio di denominazione del comune (da Capaccio a Capaccio-Paestum) s'infiammano gli animi tra le opposte fazioni. La campagna referendaria si svolge ormai ovunque, tra le strade, le piazze ed anche i social network dove la fa sfida tra i due comitati è quanto mai accesa. Nella notte scorsa degli striscioni in favore del «no» sono stati affissi nelle vie centrali delle località Scalo, Capoluogo, e Laura. «L'identità non si svende», il chiaro testo dei messaggi che giovedì notte campeggiavano anche nei pressi dell'area archeologica. La replica del comitato del «si» è stata affidata a dei manifesti con cui è stata tappezzata la città e che spiegano le ragione della scelta. Ieri sera, intanto, si è tenuto l'ultimo infuocato confronto prima del silenzio elettorale. «La storia non può essere strumentalizzata per scopi materiali» tuonano dal gruppo contrario al cambio di denominazione, «Il referendum è un'occasione storica per lo sviluppo turistico ed economico della città», replica l'opposta fazione. Domani alle 7 apriranno le urne. Ancora poche ore e si conoscerà il destino della città.

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