Prosegue la polemica tra l'ordine dei Frati Minori e la Fondazione Gian Battista Vico in merito alla situazione del convento di Sant'Antonio. Qui la fondazione vichiana dal 2003 aveva allestito il museo del Grand Tour di Paestum sfruttando un accordo di comodato gratuito stipulato con i religiosi. La querelle ora però è finita in tribunale poiché questi ultimi sostengono che i locali vadano reintegrati in loro possesso in quanto inutilizzati dalla fondazione. Da qui l'inizio della vertenza legale.In merito alle problematiche sollevate dai frati minori sul museo Paestum nei percorsi del Grand Tour si è espressa anche lamministrazione comunale che in una nota non ha esitato a ritenere "grave ed offensivo per la cultura che un ordine religioso intenda sostituire lunico importante presidio museale del capoluogo con attività a carattere commerciale. Il Comune - prosegue la nota -cedette il convento ai frati il 20 aprile del 1935, a titolo gratuito, con limpegno che gli stessi avrebbero assicurato la loro presenza per la cura dellanima, listruzione e la cultura. Col passare del tempo questi impegni si sono sempre più affievoliti, motivo per il quale lamministrazione ne chiede il rispetto. In caso contrario saranno valutate le conseguenze del mancato rispetto delle condizioni che furono poste a base della cessione gratuita, attivando ogni opportuna iniziativa per assicurare la difesa degli interessi pubblici dellente e della cittadinanza".