Storia e tradizione si fondono la seconda settimana di Settembre, in occasione della “Fiera della Frecagnola”. Fin dal 1400 il paese è sede di questo ormai “antico mercato”, una delle fiere più longeve della zona insieme a quella “della Croce” che si tiene a Stio. Come quest'ultima, anche la “Frecagnola” si svolge a Settembre, quando la bella stagione sta per finire e ci si prepara ai mesi più freddi. Forse è proprio la sua collocazione a cavallo fra le due stagioni ad aver fatto si che la “Fiera di Santa Lucia” (questo il suo nome in origine) diventasse un punto di riferimento per le popolazioni locali, periodo in cui si commerciavano i prodotti agricolo-pastorali e ci si forniva del necessario per il cambio stagione. L'attuale denominazione ha un etimo incerto, mentre certa è la sua importanza che ancora oggi si mostra crescente nonostante i cambiamenti sociali. Al centro della fiera, fin dalla sua nascita, vi era il commercio del bestiame e in particolare delle capre. Si dice che in tal occasione i pastori della zona qui si riunivano originando una accesa compra-vendita che spesso si protraeva per diversi giorni, fino alla conclusione “dell'affare”, il buon fine della trattativa. Concluso “l'affare” era d'uso concedersi una festosa tavolata; si consumava in compagnia “la crapa vudduta”. La scelta dell'animale da destinare al macello non era casuale: le capre da latte e i capretti erano destinati al commercio mentre per imbandire la tavola si sceglieva l'animale più vecchio e non più utile. È così che è nato il piatto tipico locale “la capra bollita”. Sono passate alcune centinaia di anni dalle origini della fiera; durante i secoli, al commercio del bestiame si è affiancato quello di altri generi di consumo ma la tradizione è rimasta pressoché invariata: “la crapa vudduta” continua ad esercitare il ruolo di attrattore. Nelle caratteristiche “baracche” allestite lungo le vie del paese, è possibile assaporare i piatti della tradizione fra cui quello locale per eccellenza, preparato ancora secondo le antiche ricette. La preparazione avviene seguendo un preciso procedimento: si selezionano e suddividono le carni, messe in una capiente casseruola con l'aggiunta di acqua fredda e si porta ad ebollizione. Raggiunto il bollore, la carne viene sgrassata eliminando gli eccessi e si aggiungono verdure ed aromi. A fine cottura si sala il tutto. È tempo di trazioni, è tempo di festa, è in arrivo la secolare “Fiera della Frecagnola”, a Cannalonga dal 4 all'8 Settembre.