Prende il via oggi a Cannalonga la Fiera della frecagnola. Fino a domenica 11 settembre si rinnoverà anche questanno la magia di un evento ultracentenario, che viene festeggiato infatti dal 15° secolo e a ancora oggi risulta essere uno tra i più antichi che coinvolge larea cilentana. La manifestazione rappresenta molto di più della solita sagra: nei cinque giorni della fiera infatti si alterneranno nel borgo antico gruppi folcloristici cilentani itineranti, spettacoli di musica etnica, mostre pittoriche ed esposizioni fotografiche e si organizzeranno dibattiti sugli usi e le tradizioni locali.Ovviamente la degustazione della "carne re crapa vudduta" resta l'elemento clou della festa.
La carne di capra bollita rappresenta da sempre il modo più semplice ed antico per gustare una carne dal gusto forte che diventa delicata grazie alla tecnica di preparazione le cui origini si perdono nella notte dei tempi. La tradizione (ma meglio sarebbe dire la
leggenda) vuole che il bollito di capra fosse la pietanza unica nel giorno di quel mercato nato come di "Santa Lucia" in cui i pastori dell'intero territorio si davano appuntamento sulle rive del torrente Mennonia per il commercio delle greggi. A trattative ultimate si sacrificava un animale (che non era certamente una bestia giovane
) che veniva sezionato, "vudduto" (bollito) e consumato sul posto magari insieme all'immancabile pane e formaggio di cui si cibavano quotidianamente i pastori.
Nel corso dei secoli questa tradizione è stata sempre rispettata e, ad ogni edizione della Fiera, puntualmente torna sulle tavole delle "barracche" questo piatto antico a rinnovarne la straordinaria popolarità che ha, ormai, varcato i confini non solo del Cilento ma della stessa Regione.