Cronaca

Camerota: presunti sprechi di denaro pubblico sul porto, si indaga

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Si allargano le indagini riguardanti presunti sprechi di denaro pubblico sul porto di Marina di Camerota. Dopo il caso del mercato ittico, mai entrano in funzione, gli inquirenti indagano sul centro visite realizzato nell’ambito di un progetto per la valorizzazione del patrimonio naturale dell’area protetta degli Infreschi. Il progetto, finanziato con dei fondi del Por Campania 2000-2006 per un totale di circa 800mila euro, prevedeva la realizzazione di un centro visita, l’installazione in mare di diversi pontili galleggianti, boe di segnalazione di itinerari marini e boe di ormeggio. Nel progetto anche sofisticate boe per l'osservazione oceanografica e meterologica con i relativi sistemi di ancoraggio eco-compatibili, motori elettrici per imbarcazioni da utilizzare nella baia degli Infreschi, un batiscafo e un braccio meccanico, molto simile ad una gru per l’imbarco dei disabili. Tutto acquistato e consegnato. Addirittura molte delle opere - si legge nella certificazione di collaudo - sono state consegnate nel 2008, in anticipo rispetto ai termini previsti, per “esigenze di immediata fruizione turistica”. A cinque anni dalle prime consegne, però, tutto è fermo. Sul porto di Camerota il centro visite (un gigantesco attrezzo ospedaliero per la tac) non è mai entrato in funzione, il braccio meccanico non è mai stato installato, le costosissime boe oceanografiche non sono mai state utilizzate ed altro materiale non si sa che fine abbia fatto. E per questo che l’autorità giudiziaria vuole vederci chiaro e capire se sono stati commessi reati. Dal certificato di collaudo delle opere emerge che ulteriore materiale sarebbe stato consegnato al comune di Centola il 28 maggio del 2009: un braccio per disabili destinato al porto di Palinuro e il sistema di videosorveglianza delle due grotte azzurre di Palinuro e Marina di Camerota. Quel che è certo è che allo stato dei fatti sul porto di Palinuro non c’è alcun braccio meccanico, né tantomeno la grotta azzurra risulta essere videosorvegliata. Insomma tutto si presenta come l’ennesimo spreco di denaro pubblico. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore del tribunale di Vallo della Lucania ,Alfredo Greco, continueranno nei prossimi giorni

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