Polemiche per la nomina a parroco di Don Luigi Citro a Camerota. Un avvocato della frazione Marina, A. S., 63 anni, ha scritto infatti una lettera al pontefice Benedetto XVI per protestare sulla nomina di Don Luigi a prete della parrocchia di Sant'Alfonso. L'avvocato ha scritto che a causa di questa scelta uscirà dalla chiesa cattolica. Don Luigi Citro, secondo le accuse dell'avvocato, dedicherebbe troppo tempo "a promuovere spettacoli e a dichiararsi pubblicamente appartenente ad una formazione politica (non è difficile pensare all'ideologia comunista) che per sua stessa definizione è atea e quindi contraria non tanto all'insegnamento dei valori cristiani ma della stessa esistenza di Dio, così affermandone la sua negazione". Don Luigi Citro è infatti l'organizzatore della manifestazione che ogni anno si svolge a Marina di Camerota, il "Meeting del mare". I suoi discorsi nel corso di questo evento, hanno spesso suscitato polemiche per una figura che può dunque apparire molto contraddittoria.
"Parole farneticanti e che non meriterebbero alcun commento - ha risposto tramite l'Ansa don Gianni Citro, da tempo sotto tutela dell' autorità giudiziaria in seguito a numerose minacce ricevute - a colpirmi sono stati proprio certi passaggi della lettera e la curiosa affinità con le minacce ricevute in passato, da me puntualmente denunciate agli inquirenti. Mi riferisco alle telefonate e ad alcune scritte lasciate sui muri del territorio rivolte al sottoscritto con toni tutt'altro che benevoli". Don Gianni ha infine voluto difendersi dall'accusa di "ateismo". "Quando vado a votare - ha precisato - sono un privato cittadino. Quando salgo sull'altare, sono il parroco di tutti".