Cronaca

Camerota, abusi edilizi: due denunce

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Sono stati denunciati dal Corpo Forestale dello Stato, il 51enne S.S.G. ed il 47enne D.F., responsabili di aver eseguito lavori abusivi senza le previste autorizzazioni, apportando una modifica dello stato dei luoghi e il deturpamento delle bellezze naturali nel comune di Camerota, in due distinte località. Entrambe le operazioni, sono state accertate dal Comando Stazione Forestale di San Giovanni a Piro, afferente al Coordinamento Territoriale per l’Ambiente di Vallo della Lucania, diretto dal vqa Fernando Sileo. Nel primo caso, le giubbe verdi a seguito di un esposto, all’interno di un piazzale adibito al parcheggio di sosta camper, hanno accertato in Via Comite, nella frazione Marina, la realizzazione di terrazzamenti in calcestruzzo e di manufatti adibiti a servizi igienici e docce su un’area di circa 500 mq. - See more at: http://stiletv.it/index.php/news/11780/Camerota_abusi_edilizi_in_area_protetta:_due_denunce_della_Fortestale#sthash.3ryBE76z.dpufDai successivi accertamenti, grazie all’ausilio del tecnico convenzionato incaricato dall’Ufficio Urbanistica comunale, si appurava che l’intervento era stato eseguito abusivamente ovvero senza le autorizzazioni dell’Ente Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, e della Soprintendenza. Accertato l’abuso, per prevenire ulteriori modifiche abusive dello stato dei luoghi, gli agenti della Forestale ponevano sotto sequestro penale l’area ed i manufatti. In località Ciglioto, invece, durante un giro di controllo del territorio lungo la SP 66 “dei gironi di Licusati”, a monte della strada, le giubbe verdi notavano un accesso costituito da una pista in terra battuta che, dalla strada, si addentrava all’interno di un uliveto. Nel corso del sopralluogo, si appurava che la pista in terra battuta, collegamento tra il fabbricato rurale con il taglio del muro in pietra di confine e conseguente apertura di un accesso alla strada provinciale, era stata realizzata senza il rilascio del permesso a costruire e del nulla osta dell’Ente Parco. Accertata la totale illegittimità dei lavori, in entrambi i casi, la Forestale denunciava alla competente autorità giudiziaria di Vallo della Lucania i due trasgressori, i quali dovranno ora rispondere dei reati di abuso edilizio, alterazione e modifica dello stato dei luoghi e deturpamento di bellezze naturali in zona sottoposta a vincolo paesaggistico-ambientale.

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