Al termine di una gara decisa esclusivamente dagli episodi, è il Savoia a festeggiare la conquista della Coppa Italia regionale. All'Agropoli resta il rammarico di aver giocato una grande partita, neutralizzando quello svantaggio che molti gli attribuivano alla vigilia del confronto con gli oplontini. La formazione di mister Tudisco ha lottato per 90' con grande intensità, mostrando tutte le sue qualità, sospinta da un pubblico calorosissimo che non si vedeva ormai da anni a seguito dei delfini.
Gli ultras agropolesi infatti, nonostante avessero di fronte una tifoseria abituata a ben altri palcoscenici e presentatasi al Partenio in non meno di 1500 unità, ha incitato ininterrottamente la squadra tanto da meritarsi, a fine partita, gli applausi non solo dei propri sostenitori ma anche di alcuni calciatori del Savoia.
La gara, in un uno scenario così emozionante fatto di passione ed amore per i colori della propria città, passa in secondo piano tanto che al triplice fischio dell'arbitro, nonostante la sconfitta, i supporters agropolesi non hanno potuto far altro che dedicare ai propri beneamini un caloroso e sentito coro di ringraziamento.
Quanto alla partita, ha vinto la squadra più cinica, quella corazzata Savoia che pure l'Agropoli a larghi tratti ha messo in difficoltà. La prima mezz'ora è stata tutta di marca bianco-azzurra. I delfini si sono dimostrati più arrembanti e a tratti inarrestabili per la formazione biancoscudata. Le occasioni da gol però sono state poche e l'unica nitida conclusione a rete dei primi 30 minuti l'ha regalata Montano con una punizione dai 40 metri deviata dall'estremo difensore oplontino Vitiello in corner. Poi al 35' è l'arbitro ad ergersi a protagonista: il direttore di gara assegna infatti un rigore dubbio alla formazione di Torre Annunziata per un fallo di Orilia su Guarro. Proprio quest'ultimo si presenta sul dischetto e con freddezza spiazza Muro. Il gol fa calare il morale all'Agropoli che subisce gli attacchi del Savoia che potrebbe anche raddoppiare con Montaperto ma è bravo Muro a sbarrargli la strada. Nella ripresa mister Tudisco modifica la formazione mettendo in campo Landolfi e Crisci per Formidabile e Procida. Proprio dai piedi dei due nuovi entrati nascono le migliori occasioni per i cilentani. Al 4' infatti Landolfi cade in area gridando al rigore, ma per l'arbitro è tutto regolare mentre al 13' è Crisci, che con un'azione personale degna di un veterano, fredda il pubblico torrese con un gol che nasce da una perfetta conclusione dal limite dell'area di rigore. La rete sveglia di nuovo il Savoia che sale in cattedra e prova a far male all'Agropoli. I delfini dal canto loro provano qualche sortita in avanti con Nunziata ma non riescono ad impensierire Vitiello. Al 39' l'occasione che decide il match: un lancio dalle retrovie trova Guarro, sfuggito alla marcatura bianco-azzurra al limite dell'area piccola. Il terzino biancoscudato non deve far altro che calciare a rete beffando così per la seconda volta la difesa bianco-azzurra, rea di aver perso la marcatura sul calciatore torrese. Alla ripresa delle ostilità il tempo è troppo poco per permettere all'Agropoli di trovare il pareggio. Il risultato dunque non cambierà più. Allo stadio Partenio di Avellino, per l'occasione addobbato a Scala del calcio campano, il match finisce 2 a 1, un risultato che premia la squadra più cinica ma che non impedisce all'Agropoli di raccogliere gli applausi dei critici e soprattutto dei suoi sostenitori.
Proprio a questi ultimi è dedicato il pensiero del presidente cilentano Domenico Cerruti: Il mio primo pensiero va ai tifosi esordisce il massimo dirigente agropolese vederli in curva incitare di continuo la propria squadra è stato commovente. Hanno dato ai calciatori in campo una spinta in più nonostante avessero di fronte una tifoseria numerosissima come quella di Torre Annunziata abituata ad altri palcoscenici. Da parte mia dunque, non posso che ringraziare tutti i nostri supporters, proprio loro mi danno quella spinta e quell'entusiasmo necessario per proseguire in questo progetto calcistico ad Agropoli. Mi auguro che in futuro continuino ad essere al nostro fianco e possano organizzarsi per sostenere la squadra anche nelle prossime partite di campionato. Loro afferma Cerruti - riescono a infatti dare alla squadra quella carica in più di cui certamente abbiamo bisogno per vincere il campionato. Quanto alla Coppa il presidente è limitatamente rammaricato per la sconfitta contro il Savoia: Oggi in campo c'erano due squadre con quasi 200 anni di storia alle spalle. Già essere riusciti ad arrivare a giocare questa finale è per noi motivo d'orgoglio. L'Agropoli è entrata nella storia e mi auguro che in futuro si possa fare ancora meglio. Comunque sono soddisfatto della prestazione della squadra, del lavoro del mister e dell'intera società perché quando si raggiungono traguardi così prestigiosi il successo va suddiviso sempre fra più componenti. Ora però dobbiamo archiviare questa partita, che resterà per sempre nei nostri ricordi e pensare al campionato. Abbiamo un primato da difendere e vogliamo proseguire nella nostra marcia vincente già dalla prossima partita.