Sport

Calcio, Agropoli: è già "Cerruti-mania"


Grande entusiasmo per il nuovo presidente dell'U.S.Agropoli

L'Agropoli calcio come l'araba fenice sembra risorgere dalle sue ceneri. In uno dei momenti calcisticamente più difficili della sua storia, i delfini riescono a rinascere: sul campo grazie a Francesco Magna che ha accettato di sedersi sulla scottante panchina bianco-azzurra ottenendo quattro punti in quattro giorni, e sul piano societario grazie a Domenico Cerruti che è ufficialmente il nuovo presidente di una delle più antiche formazioni campane. Il suo ingresso in società, avvenuto grazie ad altri soci, (su tutti Francesco Barone, Gianluigi Verrone e Maurizio Cauceglia), sta pian piano riportando entusiasmo tra i tifosi tanto che davanti al classico “bar degli sportivi” le discussioni sull'Agropoli Calcio sono tornate improvvisamente di moda facendo scivolare in secondo piano un campionato di serie A quest'anno quanto mai incerto ed avvincente.

E quando poi il presidente “regala” qualche sfilata sul corso cittadino, c'è chi lo avvicina per avere rassicurazioni sulla competitività della formazione che costruirà il prossimo anno, altri lo seguono ammaliati con lo sguardo ancora incerti se tendergli la mano: non per diffidenza ovviamente, ma solo per timidezza.

Domenico Cerruti, titolare di un'azienda leader in Italia nel campo dell'energia eolica, non è lo zio d'America, uno al quale spremere il conto in banca fino a prosciugarlo, ma un imprenditore attento ai suoi interessi, com'è giusto che sia, e al tempo stesso appassionato per il calcio e innamorato di una città che certamente ricambierà il suo affetto.

Del “progetto-Cerruti” per il prossimo anno sappiamo ancora poco poiché, dai primi impatti, abbiamo capito che all'imprenditore di Albanella piace più agire che parlare. Al tempo stesso però, conosciamo gli obiettivi essenziali del suo “progetto quinquennale”: costruire una società solida, una squadra competitiva e un vivaio degno di questo nome.

Che si tratti di fatti concreti e non di semplici spot i più attenti lo avranno già notato:

  • Anche gli amanti delle statistiche hanno ormai perso il conto delle continue riunioni che i membri attuali e futuri della dirigenza stanno tenendo per stabilire l'assetto societario e per coinvolgere nuovi imprenditori. Da un'attenzione così certosina verso l'impianto dirigenziale è impossibile che non sorga una società forte.

  • Per quanto riguarda invece la squadra, la sta già plasmando quello che è ormai il nuovo d.s. dei delfini Nicola Volpe. Per lui si tratta di un ritorno, osteggiato da pochi e osannato da molti. Ne è prova la volontà dei tifosi di rivolgergli un coro di sostegno già nel corso della gara con la Sanseverinese, poi annullato per volontà dello stesso d.s. al fine di evitare sterili polemiche in un momento topico del campionato. I nomi sul taccuino di Volpe per il prossimo anno, solo a sentirli fanno rabbrividire i tifosi. Con la sua esperienza, ma soprattutto con la sua passione per questa maglia, siamo certi che i delfini vivranno nuovi momenti d'oro.

  • Ultimo elemento su cui puntare, ma non importanza, i giovani. Negli ultimi vent'anni le squadre giovanili dell'Unione Sportiva Agropoli sono state dimenticate e da alcuni considerate più un peso che una miniera dalla quale estrarre metallo prezioso. Salvo la breve parentesi di Tortoriello, nessuna società è stata disposta ad investire in un settore che, non è una frase fatta, dovrebbe sfornare i calciatori del futuro, senza dover costringere le squadre a pescare altrove. Domenico Cerruti, lungimirante anche in questo, ha in brevissimo tempo invertito la rotta con un gesto semplice, un invito a cena per tutti i ragazzi della Juniores, quanto mai apprezzato e simbolo d'attenzione anche verso i giovani ai quali, oltre ai complimenti del presidente per l'annata che li ha visti protagonisti e agli auguri di Pasqua, è andato anche un dono comprensivo di Colomba e Spumante. Un gesto che vale tanto soprattutto se si pensa che negli annali dell'U.S.Agropoli è difficile trovare qualcun altro che abbia “osato” tanto.

Insomma, l'era Cerruti ha ufficialmente preso il via, i presupposti per fare bene ci sono tutti ed ora la palla passa ai tifosi ai quali si chiede soltanto di ricambiare questi investimenti con l'affetto e la passione che li contraddistingue. Una grande società, unita ad una squadra competitiva e ad una tifoseria calda e passionale, sono elementi che se uniti permetteranno davvero di arrivare lontano. E.R.

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