Cilento a tavola

Brew Pub nel cuore del Cilento – Il Fiej

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La birra è diventata un prodotto tipico raggiungendo un livello qualitativo davvero interessante, eccellente negli abbinamenti di succulenti e complessi prodotti della gastronomia italiana. Girovagando e vagabondando ho notato proprio in questo ultimo periodo che molti ristoranti della nostra cara terra madre Cilento hanno incrementato la carta dei vini con qualche etichetta “brassicola”.

 Esiste un luogo nel cuore del territorio cilentano e precisamente a Castelnuovo Cilento (Castrum Novum,università autonoma risalente circa al 1200 D.C come ci suggerisce lo studio Enciclopedico sul Cilento di Domenico Volpe) dove non solo è possibile bere una buona birra artigianale, ma si possono anche vedere i magnifici impianti dove magicamente i componenti base della birra si trasformano magicamente in una piacevolissima “bevanda carbonata”. Il Fiej è il nome di questo posto ed è l’unico Brew Pub nel territorio Cilentano che produce e spilla ben tre tipologie di birre artigianali con diverse conformazioni: una Pils, una Weizen ed una Rossa a doppio malto in stile English Pale Ale.

    La prima birra, una Pilsener o Pilsner, talvolta abbreviata in Pils, è una tipologia di birra caratteristica della Repubblica Ceca. Viene prodotta utilizzando una bassa fermentazione ed è per tipologia una birra chiara con un titolo alcolometrico non troppo pesante (4.8%), un luppolo presente che talvolta presenta note agrumate e floreali. Questa è una classica birra che può sostituire tranquillamente le "lager di grande distribuzione" che siamo abituati a vedere nella maggior parte dei bar e dei ristoranti-pizzerie. Una birra con una carbonazione ( quantità di anidride carbonica sviluppata dalla birra) abbastanza alta e con un corpo che la fa classificare nella tipologia " birre leggere" ; è un ottima proposta come birra da aperitivo.   La Weizen è una tipologia di birra che ha una storia tutta sua ; chiamata anche " birra di grano" è uno stile nato nella Bavaria al sud della Germania. L'utilizzo di frumento le dona una morbidezza accentuata, con un luppolo poco presente o quasi nullo. Sia all'olfatto che al gusto domina una nota di frutta esotica che va dalla banana o mango ( dovuti maggiormente a processi di esterificazione nella fermentazione ), una frutta particolarmente matura che si esprime in una nota dolce estremamente elegante. La schiuma non è molto persistente e la carbonazione non è eccessiva: una birra rinfrescante ed estremamente piacevole , con un titolo alcolometrico di 5.0%. Si può abbinare tranquillamente agli antipasti proposti dal birrificio Fiej, partendo dalle bruschette con pancetta e provola oppure dalla serie di arancini o frittelle che ricordano pienamente quei sapori caratterizzanti dal nostro territorio, dalla parmigiana di melanzane in monoporzione alla ricotta fresca di bufala aromatizzata con olio sale e spezie. L'ultima birra è una rossa a doppio malto in stile Pale Ale inglese; il nome Pale significa pallida, ma in realtà pallide non sono. Storicamente queste birre nascono per far concorrenza alle Porter, che hanno un colore marrone scuro. Nel bicchiere la birra si presenta con un bellissimo colore ambrato scuro poco limpido ( caratteristica della birre artigianali), una schiuma persistente color cappuccino. In questa tipologia di birra la carbonazione è molto bassa e differentemente della altre due domina il luppolo e il malto. Olfattivamente la nota di caramello è evidente anche se al di sotto dei Flavour si insinua una nota di tabacco molto particolare che rende questa birra estremamente interessante. Al gusto decisamente amara nonostante l’addolcimento con del miele di castagno prodotto rigorosamente nel Cilento; in conclusione è una birra abbastanza equilibrata con il giusto titolo alcolometrico ( 6.0%) e una struttura che persiste nel palato per un periodo abbastanza lungo. Per gli abbinamenti consiglierei dei formaggi media stagionatura di capra con crosta conciata.

Davvero complimenti ai ragazzi che gestiscono questo locale e che tutt’ora continuano le loro ricerche brassicole per produrre nuove varianti sui loro prodotti che portano il marchio del buon “MADE CILENTO”. 

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