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Autovelox di Agropoli, la Procura prosegue l'indagine

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Agropoli. Un’integrazione di circa sessanta pagine alla denuncia presentata lo scorso 22 ottobre, è stata depositata, nei giorni scorsi, in Procura a Vallo della Lucania, dall’avvocato Giovanni Basile, presidente dell’Associazione Camelot di Agropoli che insieme all’Associazione Noi Consumatori Movimento Anti Equitalia di Castellabate, sta portando avanti la battaglia contro l’autovelox di Agropoli.L’integrazione, che come la precedente denuncia, ha come oggetto l’Autovelox T-Exspeed v.2.0, è composta da diversi allegati e in essa vengono evidenziati alcuno aspetti tecnici fondamentali e giuridicamente rilevanti sulla vicenda. Le indagini da parte della Procura di Vallo della Lucania, a seguito della denuncia di ottobre, sarebbero già in corso. Basile non si sbilancia sul contenuto dell’integrazione. «Molti contenuti importanti, in questa fase, è bene che rimangano riservati» afferma Basile. «Ho chiesto di poter interloquire con gli inquirenti e penso che ciò accadrà la prossima settimana. – prosegue – In quella sede, come da intese già assunte, indicherò il collega avvocato Giuseppe Russo come persona informata sui fatti». Lo stesso Russo nei mesi scorsi ha messo insieme un corposo dossier sull’autovelox (inviato già a esponenti istituzionali e politici), affermando in più occasioni che a suo parere l’apparecchio sarebbe «abusivo» in quanto «non esiste nessuna autorizzazione della Provincia di Salerno all’installazione dell’apparecchiatura Autovelox T-Exspeed v.2.0, bensì esiste un’autorizzazione completamente diversa con la quale la Provincia ha autorizzato il Comune di Agropoli alla messa in opera di spire elettromagnetiche e tra l’altro, nella suddetta autorizzazione, viene altresì specificato che le spire elettromagnetiche dovranno essere installate mediante scanalatura della pavimentazione stradale e successivo ripristino della stessa a perfetta regola d’arte. Adempimenti, fino a prova contraria, mai adempiuti».

Mentre la notifica delle multe è ormai giunta a termine, visto che l’apparecchio è fuori uso da fine ottobre e che la notifica deve avvenire entro novanta giorni, non si ferma la battaglia delle associazioni Camelot di Agropoli e Noi Consumatori Movimento Anti Equitalia di Castellabate. Una battaglia che vede i legali Basile e Russo impegnati su due fronti: quello dei ricorsi alla Prefettura e quello penale. «Una battaglia di legalità e per la legalità - concludono i due avvocati – per la quale confidiamo appieno sia sul ruolo fondamentale della Prefettura sia sull’attività della Procura della Repubblica di Vallo della Lucania».

Sono centinaia gli automobilisti che da luglio ad ottobre sono stati “immortalati” dall’autovelox posizionato sulla strada provinciale 430, tra le uscite nord e sud di Agropoli. Decine quelli che si sono visti notificare non uno, ma in alcuni casi anche più di dieci o venti multe. Mentre una parte degli automobilisti multati ha preferito pagare entro cinque giorni dalla notifica, potendosi così almeno avvalere dello “sconto” del 30 %, molti altri si sono rivolti alle associazioni per presentare ricorso. Molti automobilisti hanno dichiarato che pur percorrendo la sp430 ogni giorno, non hanno visto l’autovelox e ne sono venuti a conoscenza solo quando hanno iniziato ad arrivare le notifiche.

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