Diverse cartelle di pagamento relative all'ICI per gli anni che vanno dal 2009 al 2011, sono state recapitate nelle scorse settimane ai cittadini di Ascea. "Nessun caso cartelle pazze", chiarisce però il sindaco Pietro D'Angiolillo, "in tutto sono arrivati circa settecento avvisi di accertamento e non quattromila come ha detto qualcuno".
La necessità di riscuotere le imposte non versate, con relativi interessi, nasce dalla situazione in cui versano le casse comunali, sempre più impoverite dai tagli effettuati dal Governo. "Siamo in carica da appena sette mesi e abbiamo ereditato una situazione econimica non facile", precisa il primo cittadino.
Non è mancato, comunque, il malcontento tra gli asceoti che in alcuni casi hanno annunciato di esser pronti a contestare le richieste di pagamento. "Pensiamo al bene del territorio e svolgiamo il nostro lavoro gratuitamente", chiarisce D'Angiolillo