Chiude con un grande successo la prima edizione del Cilento in folk , il festival di musica popolare tenutosi dall’1 al 3 agosto in località Cerrocupo di Altavilla Silentina. Ospite di grande spessore, Eugenio Bennato che con un fuori programma e la sua Taranta Power ha portato in scena tutta la forza coinvolgente della musica del Sud e ha allietato centinaia di persone giunte da ogni luogo per ascoltarlo.
Nella serata inaugurale di venerdì 1 luglio enorme successo di pubblico, che ha goduto della musica popolare di Ugo Maiorano e la Paranza dell’Agro con la loro tammurriata solare, i Briganti degli Alburni, che hanno animato il palco con musica etnico-popolare, e la pizzica salentina dei Turritopsis. Tutto condito da uno scenario spettacolare racchiuso tra i monti Alburni e le Grotte di Castelcivita poco distanti. Sabato sera la musica popolare ha conquistato la cena con le sonorità dei Kiepò, dei Sette Bocche e del gruppo Terramare Paranza dell’Irno.
Ad accompagnare le melodie tipiche del Sud, la Tarantella cilentana, la Pizzica, la Tammurriata, sono stati gli itinerari gastronomici di prodotti tipici locali come la ciambotta, la mozzarella di bufala campana, le melanzane ‘mbuttunate o il caciocavallo’mpiccato, i dolci tipici cilentani e tanto altro.
Non solo musica, ma anche tradizioni e cultura, folklore, e sapori dell’antica tradizione cilentana. L’evento, organizzato dall’Associazione Sponda Sud ha acquisito un valore culturale profondo, come lo stesso Bennato ha cantato con la sua canzone ‘Balla la Nuova Italia’,un pezzo scritto recentemente per raccontare quello che succede nelle tante piazze italiane. Un’immagine nuova, una “nuova Italia in direzione ostinata e contraria”, che sceglie di andare controcorrente e si oppone allo show business televisivo e sceglie un ritmo differente. Oltre alla buona musica e ai piaceri del palato, la serata è stata allietata da esposizioni culturali di pittura, scultura, fotografia, con ospiti d’eccezione come I Sibbenga Sunamo.
L’intento della manifestazione è stato quello di promuovere il folk, creando un’atmosfera d’altri tempi per chi è appassionato del genere coinvolgendo un numero consistente di persone di ogni età.