Attualita'

Al via da domani a Stio la "Festa della Castagna"


Tutto il paese è pronto per accogliere i visitatori attenti che da domani 30 ottobre e fino al primo novembre decideranno di trascorrere a Stio Cilento il ponte di ognissanti. Un’ulteriore occasione per visitare un borgo ben curato ed attivo del Cilento interno, già inserito negli eventi gastronomici di qualità della provincia di Salerno con manifestazioni interessanti come la "Sagra dei piatti poveri" ad agosto, uno degli appuntamenti più frequentati dell’estate, e la "Festa del fagiolo Regina di Stio" in programma a dicembre nella frazione Gorga. Cura la direziona artistica Angelo D’Ambrosio. Sarà possibile gustare piatti e dolci a base di castagne provenienti dai boschi secolari che abbracciano il paese. Volendo si pernotta negli agriturismi della zona. Percorrendo il centro antico, in via Adua, è visitabile il "Museo Archivio Antonio Trotta" e il laboratorio "Cilento Bottega Antica Campitiello" dove viene lavorata, ancora artigianalmente, la chitarra battente. Presso il Portico, in via Garibaldi, un omaggio alla manodopera femminile di un tempo, che qui resiste, è l’esposizione "Tessitura e Manufatti". Proseguendo per i vicoli caratteristici e ben ristrutturati si giunge all’antico rudere della Chiesa SS. Pietro e Paolo dove è organizzata l’area mostre: "è tempo di castagne" sono le provocatorie immagini di Lorenzo Lentini, fotografo del reale; "la riccia" di Mariagrazia Merola, un’insolita pelliccia coi ricci dei marroni; "vibrazioni materiche" le sculture di Luigi Vigorito; "frammenti di parole", entusiasmanti giochi in rima della giovane scrittrice Marie Cerullo; quadri dell’Accademia Arte del Cilento. In via dott. de Matthaeis sono ambientati i concerti a partire dalle ore 22: il 30 ottobre "Marco Bruno e namarà", seguirà il 31 "Angelo Loia e progetto OIZA" e concluderanno il 1 novembre i "Fratelli Campitiello", "A-R-Duo" ed artisti vari. C’è un Cilento silenzioso, semplice, sano e laborioso che, nonostante tutto, si organizza, lavora e reagisce. Ha voglia di emergere e distinguersi dai fenomeni di mal costume che, da più tempo, infestano e danneggiano alcune aree del nostro territorio. La Festa della castagna di Stio è un’occasione per verificarlo.

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