Al Liceo Scientifico di Agropoli “A. Gatto” si parla di violenza sulle donne. I responsabili del progetto, le Prof.sse Frida Meola e Celeste Annunziata, vogliono rafforzare il senso di appartenenza del singolo studente alla collettività in una prospettiva di consolidamento della coscienza civica e di riflessione sul tema specifico del femminicidio. La finalità è far scaturire interesse e consapevolezza agli studenti del primo e secondo biennio, in merito al mutato rapporto antropologico tra uomo e donna nei sistemi post-industriali e post-moderni.
A riguardo, il Liceo “Gatto” ha organizzato una serie di lezioni frontali, counseling filosofici, dibattiti e gruppi di lavoro. Sono state impegnate nel progetto anche risorse umane esterne, ossia collaboratori ed esperti, invitati nelle sedi della scuola per parlare “tra i banchi” con gli studenti della problematica in questione. Sono stati prescelti magistrati, avvocati e psicologi altamente qualificati in materia, tra cui, il Sostituto Procuratore del Tribunale di Salerno Dott. Francesco Rotondo, l’Avv. Benedetta Sirignano Coordinatore Nazionale della rete tutela legale “SOS VITTIMA” della criminologa Roberta Bruzzone, Dott.ssa Anna Maria Di Filitto, psicologa specializzata in psicoterapia cognitivo-comportamentale.
“C’è un luogo nel quale la costruzione dell’argine contro la violenza sulle donne diventa possibile, ed è il luogo diffuso della conoscenza: le scuole, le università – afferma l’Avv.Benedetta Sirignano - l’unico modo per combattere la violenze sulle donne è costruire un modello culturale nuovo partendo dai banchi delle scuole”. Spesso, chi aggredisce non lo fa soltanto in base al richiamo sordo dell’irrazionalità. Anzi. Altrettanto spesso si tratta di prendere atto che esistono modelli educativi sbagliati. In Italia la violenza sulle donne ha raggiunto percentuali allarmanti.