"Pasquale Del Duca, presidente di Legambiente Agropooli, deve dimettersi". A chiederlo è stato il locale circolo di Sel dopo che Del Duca ha ottenuto degli incarichi dal comune e, per questo, non risulterebbe più super partertes nell'esercitare il suo ruolo di presidente dell'associazione ambientalista. La risposta del circolo, però, non si è fatta attendere. "Il Circolo Legambiente “Cilento Verde” di Agropoli - si legge in una nota - giudica ingiustificate, inopportune e strumentali le dichiarazioni del rappresentante agropolese di SEL. Il Circolo Cilento Verde, infatti, ieri come oggi, compie azioni di difesa del territorio, sia con prese di posizione ufficiali che con denunce, quando questo si renda necessario. Ciascuna di queste decisioni è presa dai soci, dopo attenta discussione. Né il Presidente, né gli altri dirigenti o membri, compiono scelte o portano avanti iniziative individuali in nome del Circolo. Legambiente è, infatti, un soggetto collettivo, diversamente da altri organismi che esprimono posizioni di singoli individui, essendo soggetti esistenti soltanto su carta. Appare curioso che il rappresentante di SEL affermi che il Circolo Legambiente “dovrebbe” tutelare il territorio comunale. Le denunce e le battaglie storicamente portate avanti ad Agropoli dal Circolo Legambiente, dalla difesa di Trentova contro le ipotesi di speculazione nell’area alle denunce dell’inquinamento del Testene, dalle obiezioni al Piano spiagge alle azioni contro gli abusi edilizi nel territorio comunale, fino alla recente campagna per il corretto smaltimento dell’amianto - prosegue la nota - sono attività documentate e verificabili presso il Comando dei Vigili Urbani di Agropoli. Tutte le nostre azioni non sono mai state condizionate nel loro “libero giudizio” dalle attività professionali dei soci, che secondo questi fustigatori di costumi dovrebbero essere condannati alla fame o a svolgere attività diverse dalla propria qualifica professionale, nel caso in cui questi scelgano di offrire il proprio impegno volontario per la difesa del territorio. Resta da chiedersi il perché di un’iniziativa così maldestra e inopportuna verso un soggetto che non rappresenta né appoggia quegli interessi forti, pur esistenti, contro i quali pochi hanno il coraggio di prendere posizione. L’unica risposta ipotizzabile è che si sia cercato di rimarcare la propria esistenza politica dalle pagine di un giornale a scapito di chi quotidianamente senza contropartita s’impegna quotidianamente nel volontariato. Eppure, non mancherebbero i reali problemi su cui porre la propria attenzione e impegno. Il Circolo “Cilento Verde” - conclude il comunicato - rimane comunque disponibile, come sempre, a iniziative per la difesa del territorio, con chiunque abbia realmente a cuore le problematiche ambientali".