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Agropoli: è polemica per una struttura montata in Piazza della Repubblica

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Su Trasparenza e Legalità Di Luccio attacca Alfieri

E' polemica ad Agropoli per una enorme gazebo montato in piazza della Repubblica proprio nello spazio antistante le scuole elementari Gino Landolfi. Ad alzare la voce contro l'istallazione di una strutture mobile, che dovrebbe servire ad ospitare un'insolita pista di pattinaggio, sono la Cigl e il consigliere d'opposizione Pasquale Di Luccio che tramite l'organo d'informazione Trasparenza e Legalità, divenuto strumento mediatico di tutti gli insoddisfatti dell'amministrazione Alfieri, hanno puntato il dito contro il primo cittadino e i funzionari municipali che hanno concesso l'autorizzazione all'istallazione dei gazebo.In realtà è giallo proprio sull'autorizzazione rilasciata per il montaggio della futura pista di pattinaggio. Secondo quanto emerge dall'inchiesta di Trasparenza e Legalità, "la responsabile area attività economiche, produttive e turismo del municipio, Margherita Fariello, interrogata per iscritto comunicava (al consiglieri Di Luccio ndr) che al suo ufficio non è pervenuta nessuna richiesta di autorizzazione da parte del proprietario dell’attrezzatura". 


"Ritengo che siamo in presenza di una occupazione abusiva di suolo pubblico – ha quindi dichiarato Di Luccio a Trasparenza e Legalità – con un manufatto abusivo e pericoloso per gli alunni della scuola elementare, fissato al terreno con picchetti metallici, a ridosso del municipio e senza che le autorità preposte facciano il loro dovere. La cosa vergognosa – ha continuato Di Luccio – è che un sindaco che dovrebbe avere a cuore la sicurezza dei nostri bambini permetta quello che ha permesso. A me ha detto che tra poco la scuola chiude e non ci sono problemi. Io gli rispondo che mancano ancora venti giorni alla chiusura e che sulla sicurezza dei bambini non si deroga nemmeno per un’ora, figuriamoci per 20 giorni".



Nei giorni successivi all'istallazione dei gazebo, sempre tramite Trasparenza e Legalità, aveva alzato la voce anche il sindacato Spi-Cigl che, attraverso il segretario Umberto Domini, aveva evidenziato la pericolosità della struttura che andava ad ostruire la principale uscita e via di fuga della scuola "Landolfi".

Al di là delle polemiche politiche, ciò che bisogna chiedersi è cosa accadrebbe nel caso vi fosse un'emergenza e i bambini delle scuole elementari dovessero abbandonare repentinamente l'istituto? 

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