Il prossimo 22 marzo, il PD Agropoli riunirà il direttivo per eleggere il nuovo segretario. Tale convocazione però, secondo il gruppo di minoranza del circolo cittadino, viola le norme statutarie in materia di elezione dei gruppi dirigenti poiché è il congresso che, in caso di dimissioni del segretario, elegge il nuovo coordinatore e non il direttivo. Per questo Antonio Domini, Carmine G. Parisi e Roberta Morrone hanno chiesto la convocazione del congresso di circolo, sulla base di un nuovo tesseramento, per permettere lapertura di una discussione che coinvolga la città di Agropoli nella formazione dei nuovi gruppi dirigenti del Partito."Un circolo, quello di Agropoli - sostiene in una nota il gruppo di minoranza del Partito Democratico - tristemente famoso per la mancanza di democrazia al suo interno, in cui chi la pensa diversamente dal capo viene minacciato, che ha visto la fuga del suo segretario ad appena due mesi dalla sua elezione, e che ha riunito il proprio direttivo solo due volte da novembre ad oggi un partito immobile, chiuso solo a difesa del suo padrone, che dimostra tutta la sua debolezza proprio nel voler far eleggere il segretario dai pochi membri del direttivo e non dalla totalità degli iscritti. Senza democrazia non si va lontano. Un partito serve ad una comunità solo se riesce non a chiudersi su un uomo solo al comando ma se ha il coraggio della discussione e del dibattito aperto. Un partito - evidenziano Domini, Parisi e Morrone - non può e non deve essere un uomo, come ormai disperatamente qualcuno del Pd di Agropoli vorrebbe. Un partito è tale se, pur nella diversità delle opinioni, c'è il rispetto per le idee altrui ancor di più per quelle che sembrano di minoranza. Solo con la discussione libera e lapertura ai cittadini si potrà recuperare il terribile ritardo accumulato. Pertanto chiediamo agli organi provinciali e regionali del Pd di ristabilire lordine nel Partito ad Agropoli, avviare una nuova fase di tesseramento e procedere alla convocazione del congresso".