Attualita'

Agropoli, verso l'attuazione del PUC. Questo il PRG del 2006

notizie

La giunta comunale di Agropoli ha approvato un preliminare di Puc che dovrà sostituire un datato piano di fabbricazione. Già nell'ottobre del 2006 l'amministrazione comunale, all'epoca guidata dal sindaco Antonio Domini, provvide ad approvare un piano regolatore generale. Il Tar e il Consiglio di Stato, però, ne annullarono la delibera di adozione a seguito del ricorso presentato da alcuni imprenditori. 

Di seguito vi proponiamo il PRG approvato dall'amministrazione Domini: 

Piano Regolatore Generale - Redatto dal professore Loreto Colombo

Il Comune di Agropoli ha un ruolo chiave nell’ambito del territorio cilentano: quello di porta costiera del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Ma rispetto a tale ruolo, i servizi urbani e la disponibilità ricettiva sono del tutto inadeguati. Le presenze turistiche sono legate alla balnearità e sono pertanto concentrate nei mesi estivi, laddove le attrattive del Parco giustificherebbero l’allungamento del periodo di esercizio a buona parte dell’anno. Il turismo di rendita (case in affitto) prevale largamente su quello di impresa (solo 1200 posti letto in alberghi a fronte di decine di migliaia di presenze).

Il piano prevede: la generale riqualificazione del centro edificato con particolare attenzione al centro storico sul promontorio e alla ristrutturazione del settore nord mediante il ricorso ai comparti; la dotazione di servizi pubblici e di interesse pubblico incluse le destinazioni per il tempo libero connesse al turismo; l’adeguamento della viabilità esteso alla connessione tra il settore occidentale-costiero e quello collinare interno separati dalla variante alla SS 18; le aree destinate ai servizi ricettivi a rotazione d’ uso (numero di posti letto calcolato in conformità alle Norme di attuazione del Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Salerno) e l’incentivazione dell’“emersione” degli affitti non dichiarati anche col ricorso al POR Campania 2000-2006; la disponibilità di aree attrezzate per le attività produttive; la tutela del paesaggio collinare. La principale difficoltà è stata quella di formalizzare tali contenuti in maniera compatibile con tre strumenti sovraordinati di settore vigenti (la normativa di salvaguardia del Parco del Cilento e Vallo di Diano, il Piano paesistico della Costa cilentana e il Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico di Bacino Sin. Sele) e due strumenti sovraordinati adottati ma non approvati (il Piano Territoriale di Coordinamento della provincia di Salerno e il Piano del Parco del Cilento e Vallo di Diano).

Consistenza edilizia attuale del Comune di Agropoli

*Abitazioni totali 10.958
*Abitazioni occupate 5.847
*Abitazioni non occupate abitualmente 5.111
*Vani totali 43.695
*Vani occupati 25.080
*Vani non occupati abitualmente 18.615(1)
*Vani non utilizzati 1.815
*Numero di famiglie censite 5.905
*Numero di alloggi occupati 5.901(2)
Da indagini effettuate sul territorio risulta inoltre:
1) Famiglie residenti 5.905
2) Numero medio componenti per famiglia 3
3) Numero abitazioni occupate 5.901
4) Numero di stanze per abitazione 4,5
5) popolazione residente attuale 18.471

Da ciò si deduce che la famiglia media di Agropoli necessita attualmente di un alloggio che assicuri 1,5 vani per ogni suo componente (26.555 : 18.471)

Note
1)Dei 18.615 vani non occupati, si è verificato che ben 17.933 sono di proprietà degli occupanti nei periodi estivi e solo 682 sono in fitto. Pezzatura degli alloggi non occupati: 50/70 mq.
2)Sostanziale pareggio. Fatto che conferma come gli alloggi non occupati (5.111) rappresentano il patrimonio abitativo non disponibile sul mercato (casa per vacanze), di persone non residenti.
3)Vani occupati 5.901 X 4,5 = 26.555.


Dimenzionamento del piano regolatore

Il P.R.G. è stato dimenzionato su previsioni di sviluppo relative a 10 anni:

Popolazione residente al 1994 18.471
*Vani occorrenti al 2005 (1 vano/ab.) 3.798
*Vani occorrenti al 2005 (1,5 vani/ab., secondo le attuali necessità di Agropoli) 5.697
*Vani occorrenti al 2005 (1,25 vani/ab.= media) 3.798

Considerando che sul mercato sono disponibili n. 1.815 vani, se ne deduce che al 2005 
occorre prevedere 4.763 meno 1.815 = 2.929 nuovi vani così distribuiti:

*Zone B3 di completam. a media densità, vani 530
*Zone B4 di completam. a bassa densità, vani 650
*Zone B6 parzialm. edif. con prev.di verde, vani 450
Totale 1.630

La restante disponibilità di vani (1.299) che rappresenta il 40% del totale (2.929) 
viene localizzato nell'ambito dei P.E.E.P. e P.U.R. per l'edilizia 
convenzionata, sovvenzionata e agevolata, così distribuiti:

*Zona C1, aree limitrofe all'attuale Piano di zona, oggetto di Piano di recupero urbano, vani 260
*Zona C2, aree P.E.E.P.:Mattine, vani 260
*Madonna del Carmine, vani 439
*Fuonti, vani 340
Totale 1.299


Quadro relativo agli insediamenti abusivi:

"Vecchio" condono (abusi fino al 1983; legge 1985)
(Mancano ancora i dati relativi al "nuovo" condono)
*Numero domande di condono 2.472
*Volumetria abusiva (Mq) nuove costruzioni 742.626
Ampliamenti 242.091
Vol. totale 984.717


Di questa volumetria:

*Il 34% ricade nelle zone già urbanizzate dove il P.G.R. ha destinazione A2-A3-B1-B2, 
dove le norme non consentono nuove costruzioni.
*Il 37% ricade in zona agricola quasi interamente conservata nel P.G.R.
*Il 27% nelle zone C del vecchio P.d.F. e che nel P.G.R. hanno destinazione di zona B4.

Delle pratiche edilizie oggetto di condono il 46% riguarda non residenti, per cui circa 
341.000 mq , per un totale di 4.270 vani residenziali, riguardano abitazioni a carattere stagionale.


Strumentazione urbanistica esistente prima dell'adozione del P.G.R.

*Regolamento edilizio con annesso P.d.F. approvato con D.Pres. Giunta Reg. n. 821 del 6-12-1972.
*P.E.E.P. approvato con D.P.G.R. n. 1455 del 23-9-1974, privo di efficacia essendo trascorsi 18 anni di validità.
*P.I.P. in località Mattine approvato e pubblicato sul B.U.R.C. n. 34 del 3-8-1992, in corso di attuazione.
*Lottizzazioni sulla collina S.Marco autorizzate da Commissario 
ad acta che non hanno ancora definito l'iter procedurale previsto 
dalla L.R. n. 14/1982. Hanno ottenuto ordinanza di sospensione 
del TAR delle misure di salvaguardia.

Scelte politiche adottate e indirizzi programmatici a base del progetto di Piano:

*Linee generali:
-Rivendicazione dell'uso pubblico dei suoli ancora inedificati all'interno della città;
-Loro destinazione a servizi pubblici e di pubblico interesse;
-Salvaguardia morfologica, funzionale e sociale del patrimonio edilizio esistente;
-Miglioramento della qualità dei quartieri in termini di servizi e infrastrutture;
-Riqualificazione produttiva prevedendo la delocalizzazione (nel comprensorio PIP) 
degli impianti produttivi artigianali molesti;
-Salvaguardia ambientale (difesa del verde, del suolo, delle acque, delle colline e 
del paesaggio, sistema integrato di aree verdi lungo il Testene);
-Riproposizione di un programma urbano dei parcheggi mediante il concorso pubblico-privato.

*Riqualificazione turistica:

Pianificazione socio-economica del territorio.
*All'abbandono sistematico della campagna non è corrisposto negli ultimi anni 
una ripresa della struttura produttiva nè nel settore commerciale-terziario-artigianale, 
nè in quello turistico, per cui queste attività vanno riprese e sviluppate coordinando 
i relativi interventi con l'esigenza di tutelare l'ambiente e il paesaggio.
Perciò il P.G.R. ha inteso escludere da qualsiasi intervento edilizio:
*La Baia di Trentova compresa nella fascia dei 300 m. dal mare, con 
interventi di recupero ambientale esteso alla successiva fascia di circa 260 m. 
in cui possono prevedersi attrezzature per il tempo libero, lo svago e lo sport, 
compatibili con lo stato dei luoghi.
*La zona Selva prospicente il centro urbano è salvaguardata dall'insediamento edilizio al di sopra dell'attuale zona residenziale. In essa sono previste zone destinate a parco urbano o a verde privato di rispetto.
*Zona alta della Collina di S.Marco, al di sopra della zona interessata dall'edificazione (oggetto di completamento e riorganizzazione urbanistica) è salvaguardata dall'insediamento edilizio-abitativo.
Sono individuate inoltre, per lo sviluppo del turismo collegato al potenziamento 
del Porto, aree idonee a localizzare campi da golf, acqua park, giochi e divertimento 
sul modello di analoghe esperienze nazionali e internazionali.

*Riqualificazione e sviluppo delle frazioni
L'attuazione del vecchio P.d.F. ha prodotto una frammentazione degli interventi 
edilizi e consentito il sorgere di aggregati urbani disarticolati e privi di servizi di quartiere. 

E' il caso delle contrade
Mattine
Madonna del Carmine
Moio
Fuonti
Frascinelle
che il nuovo P.R.G. intende riqualificare prevedendo un adeguato sviluppo in termini 
residenziali e di servizi, in modo da integrarle (specialmente le ultime quattro) con il restante territorio urbano.

*Analisi del territorio e vincoli ambientali


*Superficie territoriale del Comune di Agropoli 3.260 Ha. Di questi 1.972 
Ha sono sottoposti al vincolo idrogeologico.
*Per circa 2.300 Ha l'utilizzazione del territorio è agricola. 
La restante superficie di circa 900 Ha è interessata al processo di urbanizzazione.
*Le caratteristiche ambientali e paesaggistiche sono le più variegate, 
passando da zone da zone di scarso valore ambientale a zone di notevole 
pregio naturalistico e paesaggistico, come la Baia di Trentova, le Colline della Selva 
e di S.Marco, ragione per la quale parte del territorio comunale è gravato da una serie 
di vincoli che, oltre quello idrogeologico, sono:

*Vincolo paesaggistico ai sensi della legge 1497 del 1939.
*Vincolo ambientale ai sensi della legge 431 del 1985 (Galasso)
*Vincolo di inedificabilità assoluta ai sensi del D.M. 28-3-85 (Galassino)
*Vincolo storico-artistico, di cui alla legge 1089 del 1939
*Misure di salvaguardia in seguito alla perimetrazione provvisoria del Parco Nazionale 
del Cilento (D.M. 5-8-93), oltre ai vincoli previsti dalla L.R. n.14 del 1982 che impone 
fasce di rispetto di inedificabilità assoluta di m. 50 lungo le sponde dei fiumi Testene e Solofrone.

*Centro storico: vecchio nucleo abitato, Castello e zone limitrofe:
*Il Centro storico, costituito dall'antico Borgo medioevale è abbisognevole di interventi 
di recupero architettonico, ambientale e urbanistico.
*Di particolare interesse e interessati a interventi di restauro scientifico e conservativo 
sono:gli Scaloni, la Porta monumentale, le Chiese della Madonna di Costantinopoli e dei 
SS.Pietro e Paolo, la Torre e la Cappella Mainenti.
*E' pure interessante il recupero sistematico e la relativa integrazione nel contesto vitale 
della Città di altre testimonianze del passato: la Torre di S.Marco, all'ingresso settentrionale 
della Città, la Torre e il Convento di S.Francesco, la Fornace, attualmente abbandonata a 
un colpevole degrado ambientale e strutturale.

*Zona A1, di interesse storico e artistico
Modalità di intervento:
Divieto di alterazione del carattere storico ed architettonico degli edifici. 
In sede di Piano di recupero sono previsti: restauro scientifico e risanamento 
conservativo degli edifici; manutenzione ordinaria e straordinaria degli stessi 
con demolizione dei corpi aggiunti dopo il 1920. Interventi di restauro scientifico al Castello.

*Zona A2, struttura urbana di fine '800 e inizio '900 (prima espansione fuori le mura del Borgo antico)
Modalità di intervento:
Sono consentiti solo interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro 
e risanamento conservativo. Il P.di R. o il P.P. potrà prevedere recupero e risanamento 
delle aree libere, valutati caso per caso, al fine di migliorare funzionalmente il comprensorio, 
nel rispetto della maglia strutturale esistente.

*Zone B, già edificate
Zona B1, satura, già edificata ad alta densità


Caratteristiche Modalità di intervento


Questa zona comprende anche l'attuale comprensorio del PEEP ed è stato riorganizzato 
attraverso il ridisegno della struttura urbana. Gli interventi sono subordinati alla redazione 
del P.P. Le destinazioni ammesse sono:

-Artigianato di servizio e commerciale
-Artigianato produttivo ammesso alla vendita al minuto, compatibilmente con il 
programma di traferimento nella sottozona D1 (PIP)
-La residenza permanente (prima casa) e quella stagionale (pensioni, alberghi, motels, fino a 20 camere)
-Attività culturali e ricreative di carattere pubblico e privato di uso pubblico
-Servizi pubblici e privati, uffici, sportelli bancari Fino alla redazione del P.P. sono consentiti: manutenzione ordinaria e straordinaria, ristrutturazione edilizia e urbanistica con comparti interessanti minimo i 3/4 dei proprietari in base agli imponibili catastali degli immobili. La volumetria da ricostruire (fermo restando il miglioramento urbanistico dell'area interessata (verde, parcheggi, servizi) potrà essere aumentata fino al 30% quando risulta inferiore alla media della densità edilizia della zona. In caso contrario l'aumento sarà limitato al 15% per adeguare funzionalmente le unità abitative esistenti. Uniformare il prospetto stradale consentendo di sopraelevare al massimo un piano. Fino alla formazione del P.P. nelle aree libere potranno essere autorizzati solo interventi tesi a realizzare parcheggi o attrezzature ricreative.

Zona B2, satura, già edificata a media densità
Caratteristiche Modalità di Intervento
Questa zona omogenea comprende la parte di territorio di recente formazione edificata intorno agli anni '60 nella quale si avverte la carenza di attrezzature come verde, parcheggi, viabilità. Il P.G.R. un ridisegno funzionale dei lotti in relazione alla potenzialità degli spazi ancora liberi.
Le destinazioni ammesse sono quelle della zona B1.
Nella parte centrale della Città viene individuata una zona di pubblico interesse con ristrutturazione urbanistica (aree adiacenti la Casa comunale, il campo sportivo, le vecchie case popolari, per verificare la fattibilità di un moderno Centro Direzionale).
Dalla foce del Testene al primo ponte è prevista la realizzazione del Porto-Canale e il recupero attrezzato del fiume fino al nuovo campo sportivo Del tutto analoga alla zona B1, solo che la volumetria da costruire è limitata al 20% della densità media della zona e al 10% per l'adeguamento funzionale delle unità abitative.

*Altre Zone B, parzialm. edificate di completam.
Caratteristiche Modalità di intervento
In queste zone è sempre ammessa la prima casa. La residenza stagionale è ammessa solo nella zona B5 e nelle zone B4 limitatamente alle abitazioni già esistenti alla data di adozione del P.R.G. Sono ammessi inoltre:
-attività commerciali (negozi, ristoranti, bar, ecc..)
-artigianato produttivo
-attività culturali e ricreative
-servizi pubblici e privati
-attrezzature alberghiere a carattere familiare (?) Mediante concessione edilizia diretta e, dove l'A.C. lo ritenga, attraverso la formazione di un P.P. o P.di L. esteso all'intera zona o a comparto.

*Zona B3, parzialmente edificata, a media densità
Modalità di intervento Sup.fond.min. 1000 mq
If = 1,5 mc/mq

*Zona B4, parzialmente edificata, a bassa densità
Modalità di intervento Sup. min. 600 mq - If = 0,5 mc/mq

*Zona B5, parzialm. edificata, a carattere stagionale
Modalità di intervento Solo interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, ristrutturazione edilizia.
Zone oggetto di P.di L. approvati e ancora vigenti: solo interventi previsti dai Piani stessi.

*Zona B6, parzialmente edificata, a bassissima densità
Modalità di intervento Sup. min. 6.000 mq - If = 0,15 mc/mq

*Zone C di espansione
Caratteristiche
Sulla base dei rilievi mossi dalla Regione Campania, il nuovo P.G.R. ha eliminato tutte le zone C di espansione residenziale.
Le uniche zone C di espansione riguardano l'attuale comprensorio PEEP ricadente nel perimetro della zona oggetto di P.r.u. ai sensi del D.M. 1-12-94.
Il 40% del fabbisogno abitativo previsto per i prossimi 10 anni riguarda i comprensori PEEP a Madonna del Carmine, in adiacenza delle zone di completamento edilizio, in località Fuonti e in località Mattine.
La conferma delle scelte progettuali PEEP in tali zone scaturisce da richieste di suoli da parte di Cooperative edilizie che da tempo attendono la soluzione del problema casa.

*Zona C1, Aree inserite nel P.G.R. di cui al D.M. 1-12-94
Ift = 1,7 mc/mq; Iff = 3 mc/mq; H mx = 12,5 mt;
lotto min. = 1000 mq; Ic = 35% Sf
Modalità di intervento Rilascio della concessione subordinata all'approvazione del P.R.U.

*Zona C2, Residenziale di espansione PEEP
Ift = 1,5 mc/mq; Iff = 2,5 mc/mq; H mx = 10,5 mt;
lotto min. = 2000 mq; Ic = 25%
Modalità di intervento Rilascio della concessione subordinata all'approvazione del P.P. del PEEP

*Zone D, a prevalente destinazione produttiva
*D1.1 industriali Località Malagenia: parametri urbanistici da definire in sede di P.P.
*D1.2 artigianali Località Mattine: strumenti attuativi PEP
*D2 commerciali Lotto min. = 1500 mq; Scop = 30%; Iff = 1,5 mq/mc; H = 4,5 m.
*D3 alberghiere *Lotti < 10.000 mq è ammesso l'intervento con semplice
concessione edilizia con l'impegno dei proprietari a completare eventuali opere di urbanizzazione.
*Lotti > 10.000 mq occorre un P.P. e P.L. con Iff = 0,8 mc/mq; Sc = 0,20; H = 10,5 m.
*D4
a)Villaggi turistici Strumento esecutivo:P.P. o Piano di utilizzazione. Lotto min. 10.000 mq; Ift = 0,1 mc/mq.
b)Campeggi con attrezzature ricettive
c)Campeggi con piazzole libere

*Zone E, a prevalente utilizzazione agricola
Residenziale H = ó 7,00 m.
Attrezzature
H = ò 10 m.
*E1 agricola-boschiva If = 0,003 mc/mq If = 0,03 mc/mq
*E2 agricola(sem.-frut.) If = 0,03 mc/mq If = 0,07 mc/mq
*E3 agricola(culture preg.) If = 0,05 mc/mq If = 0,10 mc/mq

*Agriturismo
In tutte le zone agricole e per superficie ò 25.000 mq possono essere autorizzate ristrutturazioni e valorizzazioni integrate.
La concessione edilizia è subordinata al parere della C.E.C. e della C.E.C.I.
Destinazioni ammesse Parametri edilizi
Strutture paralberghiere, di servizio, di ristoro, impianti sportivi senza volumi, padiglioni per esposizione di prodotti tipici locali, ecc.. *strutture paralberghiere: 0,03 mc/mq
*strutture di servizio: 0,07 mc/mq. H = ó 7,00 m.

*Zone F, per attrezzature pubbliche, di interesse generale, di tutela ambientale
Zone Modalità d'uso
*F1: attrezzature per l'istruzione.

*F2: ambiti territoriali di interesse ambientale: parchi attrezzati, campi da golf, parchi giuochi, parchi acquatici, compatibili con l'ambiente e la natura del terreno. Lotto min. ò 25.000 mq. - P.P. o Piano di utilizzazione.
*F3: ambiti territoriale di notevole interesse ambientale e paesaggistico - Parco naturale pubblico e di interesse collettivo. E' vietata qualsiasi costruzione anche a carattere precario (Trentova, Parco naz.);
*F4: zone di supporto all'attività turistica (destinazione d'uso delle zone limitrofe) Sono ammessi tutti i tipi di impianti sportivi, esclusi i campi di calcio regolamentari e palazzetti per lo sport. Di tali superficie solo il 50% può essere utilizzato per attrezzature sportive; la restante superficie dovrà essere utilizzata a parco e parcheggii (40% e 10%);
*F5: arenili e zone balneari, da utilizzare e attrezzare per la balneazione Piano urbanistico preventivo di utilizzazione delle spiagge. Destinazioni ammesse:cabine, depositi per attrezzature balneari, bar, servizi, ecc..- Sup. coperta tot.dei servizi 150 mq.
*F6: risanamento ambientale a parco attrezzato. Zone di notevole valore ambientale e paesaggistico da risanare in quanto abbandonate. Piano urbanistico preventivo: divieto assoluto di nuove costruzioni; ristrutturazione edilizia di quelle esistenti senza aumento di volume. Sistemazione a parco utilizzando materiali compatibili con lo stato naturale dei luoghi.

*Zone G, destinate alle attività collettive, al verde pubblico.
Sono ammessi interventi diretti con facoltà dell'A.C. di procedere con P.U.P.(Piano Urbano Preventivo), P.P., P.d.L.
Interventi Modalità d'uso e di edificazione
G1: asili nido, scuola materna, elementare, media inf. Secondo le normative nazionali e regionali
G2: edifici di uso civico: VVFF, GdF, P.S., C.C., ecc.. - musei, biblioteche, mercati If = 2,5 mc/mq.; Sc ó33%Sf;
H = ó 7,5 m.
G3: attrezzature gioco per bambini e ragazzi; ricreative adulti; parchi divertimento, ecc... E' esclusa qualsiasi edificazione; sono ammessi solo piccoli manufatti per ristoro e servizi igienici con Sc óSf/50; Iff = 0,03 mc/mq.;
G4: parcheggi pubblici e privati di uso pubblico Programma urbano dei parcheggi, ai sensi della L. 122/89.
G5: cinematografi, palestre, centri assistenziali, ecc... If = 2,5 mc/mq.; Sc ó33%Sf; H = ó 7,5 m.
All'interno di queste aree occorre comunque reperire aree di parcheggio non inferiori a 1/5 della superficie fondiaria.

*Zone H miste
Queste zone sono costituite da consistenti agglomerati non identificabili in una zona omogenea ben precisa (tutte le realtà sono presenti:residenziale, artigianale, commerciale, ecc..), perchè hanno perso i connotati di zona agricola per la massiccia presenza di costruzioni e attività differenziate.
Modalità d'intervento Prescrizioni
In queste zone il P.R.G. si attua mediante P.P.,P.d.R. o Piano Urb. Preventivo.
(P.U.P.) All'interno di ogni comparto sarà verificata la destinazione d'uso attuale dei fabbricati e delle aree, tracciando un disegno complessivo, tramite P.P., nel rispetto delle categorie ammesse.
Bisognerà, nel bilancio complessivo, reperire le aree per gli spazi di urbanizzazione primaria e secondaria.

*Servizi vari e infrastrutture.
Il P.G.R. localizza l'area per l'impianto di depurazione; le cabine elettriche, le centraline telefoniche, gli impianti di sollevamento e di deposito acque possono essere ubicati nelle zone agricole.

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