Esattamente un anno fa chiudeva l'ospedale civile di Agropoli, trasformato in Psaut. A porre l'attenzione su questo doloroso anniversario per la comunità cittadina sono i sindacati Cgil, Cisl e Uil, che attraverso un volantino che in queste ore circola in città, mettono in evidenza tutti i disagi avvertiti in quest'anno dalla popolazione.
Questo il testo:
"L'hanno sperimentato di persona: sono quelli che se la sono cavata e possono ancora raccontarlo. Altri, purtroppo, non possono perché c'hanno rimesso la vita. Non per causa di un crudele destino ma per la mancanza di una struttura di pronto soccorso a portata di mano, come si suol dire. La distanza tra il territorio agropolese e l'ospedale di Vallo della Lucania è stata fatale. Niente ha potuto il personale delle autoambulanze, pur prodigandosi al massimo nella speranza di arrivare in tempo al pronto soccorso vallese: in questi casi incidenti stradali e improvvisi malori non hanno lasciato scampo. L'apprendimento di questi fatti ha scosso le coscienze di tutti gli agropolesi.
Oggi c'è un sentimento di caolpa per non aver fatto nulla di concreto nell'opporsi fermamente alla chiusura. Come c'è la preoccupazione di constatare che la vita di ognuno, se si viene colpiti da accidenti di salute vari, è molto meno garantita. Questo va vivere oppressi da indicibile paura. Ed è quanto ha prodotto la sciagurata decisione di chiudere l'ospedale di Agropoli.
Ma chi ha voluto ciò ora sappia che le cose stanno cambiando: l'ultimo anno, passato senza la garanzia di un diritto primario come l'ospedale, ha creato in ciascuno un senso di ribellione che supera lo stato di colpa e di delusione e fa acquisire una nuova consapevolezza nelle proprie forze per lottare uniti e rivivere il nosocomio. Questa volontà si è palesata la sera del 27 settembre 2014 nelle numerose persone che hanno partecipato alla riunione indetta dal "Comitato pro ospedale".
I presenti, tra cui i rappresentanti delle organizzazioni sindacali locali, Cgil-Cisl-Uil, hanno convenuto di mobilitarsi per creare le condizioni di una lotta ed iniziative vrie al fine di ottenere la riapertura del pronto soccorso".