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Agropoli, spiragli per l'agenzia delle entrate

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L'ufficio delle entrate di Agropoli potrebbe essere salvo. Dai vertici regionali e statali dell'agenzia, infatti, giungono segnali incoraggianti sulla permanenza nel centro cilentano degli uffici territoriali che in base alla legge 135 del 2012 dovrebbero essere soppressi nell'ambito di un'attività del Governo di spending review. Il comune di Agropoli, quindi, ha cercato di individuare una nuova sede evitando esborsi eccessivi per il pagamento del canone di locazione di quella attuale di località Moio.

La prima proposta è stata un locale di via Pisacane di circa 176 metri quadrati. Nei giorni scorsi degli emissari regionali dell'agenzia hanno visitato la struttura, giudica però troppo piccola per ospitare gli uffici territoriali di Agropoli. Il sindaco Alfieri ha quindi individuato un'ulteriore edificio in località Mattine, più ampio, adeguato e conforme agli standard di legge. Spetterà ora agli uffici regionali valutare la proposta.

Il direttore generale dell'agenzia delle entrate Attilio Befera, sollecitato dall'onorevole Capozzolo, ha già dato segnali di ampia apertura e disponibilità. Spetta ora agli uffici regionali valutare la proposta del comune di Agropoli.

Oggi sono 43 i dipendenti dell'agenzia delle entrate di Agropoli la cui chiusura - denunciano i sindacati - si ripercuoterà sulle fasce meno abbienti della comunità che per ricevere i servizi saranno costretti a recarsi presso gli uffici di Vallo della Lucania o di Eboli.

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