Cronaca

Agropoli: si ferma per fare l'elemosina e gli rubano il portafogli

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Si era fermato impietosito da una donna di origine slava che chiedeva l'elemosina ma qualche minuto dopo averle donato degli spiccioli si è accorto che uno dei suoi tre figli gli aveva rubato il portafogli approfittando di attimo di distrazione. Il fatto è accaduto ieri sera ad Agropoli in Piazza della Repubblica. Protagonista lo scrittore e critico d'arte Catello Nastro che ha raccontato la sua disavventura tramite la propria pagina Facebook. 

"Ieri tornando dal Centro Sociale Polivalente per anziani, nei pressi della Chiesa della Madonna delle Grazie una donna mingherlina, con un bambino in braccio ed altri due al seguito - racconta Nastro - mi chiede l’elemosina. Le do cinquanta centesimi e dopo tante parole di carità frammiste a benedizioni varie, descrizioni del proprio stato di povertà, tiro fuori dal giubbino un altro euro e glielo offro. Di solito, come pensionato non posso offrire che cinquanta centesimi, ma questa volta faccio una eccezione. Che mi è costata cara. Dopo una ventina di metri mi sono accorto che il mio portafogli, nella tasca sinistra dei pantaloni era assente. Scruto in tutto il corpo, anche nelle parti delicate, ma niente da fare. Il portafogli, riempito di tessere, appunti vari e quasi cento euro, che porto sempre appresso, è scomparso. Ritorno indietro ma anche la disgraziata famigliola, non italiana, era subitaneamente scomparsa. Dileguata nel nulla. Nel mentre la madre implorava elemosina - denuncia il professore Catello Nastro la figlia, in età d’asilo o elementare, mi metteva le mani in tasca e si appropriava indebitamente del mio portafogli. Commosso dalle lamentele della madre e dalla presenza di ben tre minori, non mi sono accorto che la bambina, con la sua piccola manina, rubava il portafogli dalla tasca sinistra dei pantaloni. Solo dopo dieci minuti mi sono reso conto che avevo subito un furto. Da una minore e per di più extracomunitaria".

Non è la prima volta che ad Agropoli accadono fenomeni del genere. Già in passato sono stati denunciati tali comportamenti, alcuni anche più gravi, da parte di mendicanti di origine slava.

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