Non delude le aspettative in questestate 2011 la serata Revival sulla musica dei decenni 60-70-80, organizzata da Roberto Apicella e dallo staff del New Carrubo, che la ospita. Anche questanno migliaia di persone hanno risposto allappello della musica del passato.
Richiamate da una campagna pubblicitaria formidabile e dai successi delle edizioni passate, hanno riempito in ogni angolo la storica discoteca della Selva, in uno spettacolo di musica e nostalgia che dalle 22 della sera si è protratto fino allalba.
La scenografia è arricchita da maxischermi con riprese in diretta e da grandi immagini dei miti di sempre, nonché da postazioni di auto e vespe depoca. I gruppi live intrattengono i presenti nelle prime due ore della serata, e accompagnano i movimenti di un pubblico dalla variegata anagrafe. A cantare sono i Golden Boys nella pista centrale e i Drive Out (inconfondibili nella loro tenuta arancione acceso) nel privè, dove si esibisce anche Sebastian in un primo piano bar.
Due postazioni per due esigenze diverse, due diverse reviviscenze delle atmosfere notturne di un tempo: più raccolti e intimi i colori e i suoni del privè (aperto comunque a tutti), più potenti ed esuberanti quelli della grande pista. Dopo il live la notte scorre tutta fra le mani dei djs, Roberto Apicella, Ubaldo Serra, Massimiliano Di Fabio e Yoshy, senza dimenticare il grande ospite della serata, Federico lOlandese Volante, che nella sua capacità di coinvolgere e missare si conferma un maestro. Tantissima musica, figlia e madre di ben tre decenni, ritorna prepotente nel centro della vita notturna cilentana, scalzando per una sera, e senza modestia, tutti i rimbombi dei moderni mix. Cè posto per tutti gli umori, dunque, e soprattutto per tutte le età. In una postazione apposita cè anche spazio per lattenzione al look, ovviamente al look di una volta: lagile Carmela Scotti, titolare del salone Da Zero di Agropoli, forte di una lunga esperienza nel mondo della moda, offre a ragazze bendisposte esempi di pettinature vintage, fornendo a ciascuna, con maestria e velocità, la giusta eleganza per la sera.
Il viaggio nel tempo si consuma soprattutto a vantaggio dei più adulti, che per unintera notte hanno loccasione di rimmergersi nel loro modo di intendere e vivere le serate danzanti. Nessun evento come le notte dei Revival era mai riuscito a portare al Carrubo così tante generazioni insieme, in unidea di divertimento comune e moderato che è sicuramente da coltivare, anche per la positività sociale. La passione e limpegno di Roberto Apicella, anima e ideatore dellevento, vengono ancora una volta premiate, e con loro il senso raro di chi credendo fino in fondo in un progetto non lesina idee, tempo e stravaganze. Ancora una volta soddisfatto il titolare del New Carrubo Davide Pecora, che con i suoi collaboratori, a cominciare dal figlio Michele e da tutta la famiglia, ha deciso convintamente di continuare a investire nel progetto Revival, e di fornirgli mezzi e strutture per rendere la serata uno dei punti più forti del grande calendario estivo della discoteca, pronta a festeggiare nel 2012 quarant'anni di successi ininterrotti e di scommesse vinte.
Un progetto vero e proprio, dunque, che nei giorni precedenti levento conclusivo, e a preparazione di esso, si è articolato in una serie brillante di iniziative: dalla sfilata di Vespe e Mezzi storici nel centro di Agropoli allesposizione di manifesti pubblicitari vintage, dal raduno presso il Lido Azzurro dei djs anni 70-80 alle serate revival al Bar Nazionale, dal concorso sulle migliori vetrine vintage dei negozi di Agropoli ai karaoke al Roller Ball e ai numerosi video pubblicitari sparsi per la rete, fino a tutto il giorno dellevento, quando una serie di locali ha fornito servizi e atmosfere depoca, come le pizze al cartoccio alla rosticceria Giusy, gli apertivi a tema, il trucco e parrucco vintage di Da Zero e gli immancabili cornetti della mattina. Intanto lo sballo delle notti moderne appare sempre più nientaltro che il convulso bisogno di fuggire dalla realtà, più che di starci dentro, in unepoca subita dalla gente senza spinte. Le spiagge e i disc jockey degli anni 60, in quelle foto senza colori, appaiono invece il giusto coronamento di un periodo di svolta, dove la grande rivoluzione culturale e sociale, con laffermarsi prepotente del pop e dei media, passava anche e soprattutto dal carisma dei grandi della musica. Lorganizzazione smagliante e capillare del Revival, che manifesta una capacità rara di coinvolgere e costruire, intende anche comunicare ed evidenziare tutto questo. Una cascata di nostalgia che si espande nel tempo e nello spazio, alla ricerca di suggestioni passate e forse anche di quel differente approccio alla vita, di quella diversa idea di divertimento, di quellinnocenza perduta.
Giovanni Landi