Dopo il sequestro di 5 siti web da parte della Guardia di Finanza di Agropoli la parola ora passa alla difesa. I principali esperti di diritto, nelle loro analisi sul provvedimento, hanno criticato le modalità con le quali il sequestro è stato applicato: "con l'alibi dell'urgenza - che, peraltro, non è certo una prerogativa delle questioni di diritto dautore - si sta, infatti, derogando in modo, ormai, sistematico alle regole ed ai principi dello Stato di diritto", osserva l'avvocato Guido Scorza, esperto in tematiche legali correlate al mondo del web. "Giudizi sommari, procedimenti e provvedimenti cautelari e durgenza, divengono la regola mentre laccertamento puntuale della liceità o illiceità di fattispecie, servizi telematici e metodi di business è, ormai, leccezione". E' tacito, insomma, che esiste un problema legato alla diffusione abusiva di materiale protetto dal diritto d'autore ma, sempre secondo il legale, "non ci si può permettere il lusso di pensare di sconfiggere la pirateria online con azioni e procedimenti sommari". L'avvocato Fulvio Sarzana - sentito da Michele Nasi, editorialista del portale "il software" - sembra essere dello stesso parere avendo comunicato di aver proprio oggi preso ufficialmente le difese dell'amministratore del sito "Italian Share" come di molti altri posti a sequestro preventivo. "Il principio da cui è necessario partire è che qualsiasi illegalità vada repressa e non incoraggiata", ha spiegato Sarzana "quando naturalmente si sia certi, senza pregiudizi e idee preconcette sulla libera navigabilità associata ai servizi P2P, che sia stata compiuta unattività illecita. E quando gli strumenti usati per reprimere in via preventiva non siano in grado di danneggiare anche valori costituzionali o diritti di terzi". Secondo l'esperto tre sarebbero i punti di particolare rilevanza sui quali è necessario concentrare l'attenzione e su cui si concentrerà la difesa. Il primo riguarda "la responsabilità per il linking esterno di un mero indicizzatore di risultati, quando tale attività riguardi file protetti o meno dal diritto dautore", il secondo è correlato alla "possibilità che vengano oscurati forum sulla Rete contenenti anche commenti e link assolutamente leciti" mentre l'ultimo "linibizione di determinati siti a livello IP e DNS, attuata attraverso provider italiani in presenza di siti presenti in Italia".