Agropoli. Dopo le segnalazioni della scorsa settimana da parte dell'associazione Camelot (leggi qui), l'eternit presente all'interno del castello medievale, conservato in una stanza interdetta al pubblico, è stato rimosso. Si trattava dei resti di una copertura e di alcuni serbatoi dell'acqua, coperti da un telo ormai usurato.
La rimozione dell'amianto, però, non ha sedato le polemiche. "Chi ha disposto lo spostamento del materiale? Chi lo ha spostato? In che modo è stato spostato? Con quali garanzie per i lavoratori ed i residenti?", sono le domande che si pone l'avvocato Giovanni Basile, presidente dell'associazione Camelot, pronto ad andare a fondo nella questione per verificare che il tutto sia avvenuto nel rispetto delle normative vigenti.
Da palazzo di città, all'indomani della segnalazione, avevano annunciato che la bonifica del luogo era già stata programmata da tempo e che sarebbe stata attuata quanto prima.