La notizia dell'accorpamento dei reparti Utic di cardiologia e chirurgia generale dell'Ospedale di Agropoli con conseguente riduzione dei posti letti, ha lasciato per ora indifferenti le istituzioni ma non i cittadini e in particolar modo i pensionati aderenti al sindacato Spi-Cigl che attraverso una nota, firmata dal segretario Umberto Domini, evidenziano tutto il proprio dissenso per la situazione in cui versa il nosocomio agropolese. "Le disfunzioni ospedaliere che si riscontrano nel nostro territorio - evidenzia Domini - vengono fatte pagare ai cittadini anche questa volta, con la decisione della direzione sanitaria dellOspedale di Agropoli che ha accorpato i due reparti di Utic cardiologia e di medicina durgenza e cancellato così complessivamente 12 posti letto . Per permettere a questo provvedimento di andare a regime sono stati bloccati i ricoveri e data una discrezionalità eccessiva al servizio 118 che dovrà selezionare per i ricoveri i casi da loro ritenuti più gravi. La direzione sanitaria locale giustifica questo provvedimento con la necessità per il personale di usufruire delle ferie, senza tener conto che viene a cadere proprio nel periodo estivo, quando ad Agropoli e nel circondario la popolazione cresce in modo esponenziale e, ancora peggio, non considerando che col caldo aumentano per alcune fasce di cittadini le richieste di ricovero urgente. Si è parlato tanto di rete sanitaria collegata agli altri presidi ospedalieri che in caso di necessità avrebbe garantito una mobilità temporanea del personale medico e paramedico al fine di sopperire alle esigenze sanitarie dei plessi in cui si verifichino le necessità. Perché proprio nel momento in cui lOspedale di Agropoli, il più esposto alle esigenze sanitarie anche dei turisti, si è creata questa situazione senza attingere alla mobilità del personale di cui si diceva? Queste mancanze - sottolinea Umberto Domini - non avvengono per un fatto eccezionale ma per organizzazione gestionale interna del personale che già doveva essere prevista da molto tempo per non lasciare sguarnito lospedale che più deve assicurare il diritto alla salute ai tanti turisti che accorrono nella nostra terra. Si scopre così, ancora una volta, la superficialità del commissario dellAsl di Salerno nel trattare i problemi dei presidi sanitari periferici. Ma, fatto ancor più grave, perché lamministrazione comunale di Agropoli non ha preso ancora alcuna posizione ufficiale sulla questione? Intanto lo Spi-Cgil, interpretando il malumore dei cittadini - conclude la nota - esprime profonda indignazione per il modo in cui viene trattata la problematica e proclama lo stato di agitazione dei suoi iscritti e di quanti fanno riferimento al sindacato Cgil".