Nella mattinata dell1 marzo u.s. quattro rapinatori entrarono in azione in una gioielleria di Agropoli; tre uomini e una donna, sotto la minaccia di unarma, legarono con fascette di plastica i proprietari dellesercizio commerciale presenti allinterno e, praticamente indisturbati, asportarono gran parte degli oggetti di valore in esposizioni per poi allontanarsi, sparendo nel nulla. I Carabinieri della Compagnia di Agropoli hanno svolto un lavoro certosino e delicato fatto di collegamenti tra persone già conosciute alle Forze dellOrdine per reati specifici, sia locali sia originari dellhinterland napoletano e di persone comunque legate allambiente malavitoso, attraverso, anche, unanalisi meticolosa dei filmati delle telecamere a circuito chiuso presenti allinterno della gioielleria.
Le risultanze investigative emerse sono state pienamente accolte e concordate dall’Autorità Giudiziaria della Procura della Repubblica di Vallo della Lucania. Infatti, il G.I.P. del Tribunale di Vallo della Lucania, in data 15 luglio scorso, a seguito della richiesta effettuata dal Sostituto Procuratore della Repubblica, Dottor Renato Martuscielli, ha emesso il provvedimento di Custodia Cautelare in carcere nei confronti di DI MAIO Amelia, 37enne di Napoli. È stato accertato che la donna è stata la prima a entrare nella gioielleria insieme ad un complice, fingendo di essere una coppia interessata all’acquisto di alcuni monili ma, al successivo segnale rivolto ad altri due complici che attendevano all’esterno dell’esercizio commerciale, con una mossa repentina ha immobilizzato la proprietaria con alcune fascette di plastica per poi, insieme agli altri tre, asportare quanti più oggetti possibili posti in esposizione nelle vetrine e fuggire, facendo perdere le proprie tracce.
I militari del dipendente N.O.R.M. questa mattina hanno notificato il provvedimento alla DE MAIO presso la Casa Circondariale di Pozzuoli, dove la stessa è detenuta poiché già tratta in arresto per la rapina commessa ai danni di una gioielleria di Capaccio Scalo il 28 marzo 2013.
Sono in corso ulteriori indagini per identificare gli altri complici e assicurarli alla Giustizia.