Prevenire rischi idreogeologici ad Agropoli, considerati anche i recenti disastri che si sono verificati in altre zone d'Italia. Lo chiedono Sinistra Ecologia e Libertà e l'associazione "A come Agropoli" tramite una lettera indirizzata al sindaco della cittadina cilentana Franco Alfieri.
"Lemergenza
idrogeologica che, a livello nazionale, in questi giorni è tornata
tragicamente alla ribalta, provocando danni materiali ingentissimi e
stravolgendo interi territori, con un drammatico contributo di vite
umane - si legge nella missiva - ci spinge ad anticipare alcune nostre richieste che contavamo
di portare alla Sua attenzione, in modo organico e articolato, come
nostro contributo per la prossima candidatura. Agropoli, circondata
da colline che naturalmente convogliano le acque meteoriche verso il
mare, rappresenta un delicato ecosistema, in termini idrogeologici ma
anche paesaggistici, che richiede continuo monitoraggio e continua
manutenzione.
Le necessarie attività di previsione (identificazione dei rischi e individuazione delle aree più vulnerabili) e di prevenzione (evitare o ridurre eventuali danni), hanno come presupposti la conoscenza dettagliata del territorio e la disponibilità di congrue risorse.
E notizia recente - prosegue la lettera firmata da Aldo Romano (SEL) e Antonio Cedrola (A come Agropoli) che il ministero dellambiente, a seguito dei tagli operati dal governo, non potrà finanziare alcun Piano Suolo; è notizia meno recente che la Provincia di Salerno ancora non ha erogato al nostro Comune le somme destinate alla riqualificazione del Testene; a meno di non essere piacevolmente smentiti, non si ha alcuna notizia di finanziamenti da parte di qualsiasi istituzione, nazionale o europea, sulla protezione e/o alla messa in sicurezza del nostro territorio.
Le chiediamo di attivarsi, utilizzando tutte le risorse di cui ha disponibilità per :
- aggiornare la cartografia, relativa al territorio comunale, dal punto di vista idrogeologico;
- verificare lo stato di tutti gli alvei (fiumi, valloni, canali, fossi di scolo, ecc.);
- obbligare i privati che, violando la legge, hanno modificato il corso e la portata di opere di scolo idrico, a ripristinare lo stato dei luoghi;
- sensibilizzare gli organi tecnici comunali a vigilare e valutare con attenzione le richieste di edificazione in prossimità di presidi di convogliamento delle acque meteoriche;
- elaborare un piano organico di gestione della problematica ambientale riguardante il nostro territorio;
- vigilare (è una criticità di questo periodo dellanno) che gli oleifici non scarichino il loro carico letale nei nostri fiumi e, nel caso ciò succedesse, a costituirsi parte civile in sede penale nei confronti degli inquinatori, a tutela dellintera collettività agropolese che vive anche di turismo.
Suggerendo di coinvolgere, in questopera di tutela del territorio - conclude la lettera - tutte le risorse cittadine disponibili (associazioni, gruppi di volontari, ecc.) diamo la nostra disponibilità a collaborare".