«Gli alberghi di Agropoli avranno la possibilità di avere una porzione di spiaggia a servizio dei propri clienti». E' questa la proposta del sindaco agropolese Franco Alfieri che sta scatenando negli ultimi giorni numerose polemiche in città. In occasione della prossima estate, infatti, il primo cittadino vorrebbe concedere tratti di litorale agli albergatori seppur le proprie strutture ricettive sono decentrate rispetto alla spiaggia. In particolare verrebbe messo a disposizione il tratto di costa del litorale San Marco lasciando dei settori liberi (almeno il 30%, come previsto dalle normative vigenti). La proposta ha raccolto dissensi e le principali critiche arrivano dall'associazione Camelot che tramite il proprio presidente Giovanni Basile non esita ad attaccare duramente l'amministrazione comunale per la scelta.

 "Stanno svendendo il territorio", attacca Basile, "dopo le figuracce sui tentativi di ripascimento tutti i cittadini avranno a disposizione solo il 30% delle spiagge pubbliche... oramai è chiaro il modus operandi di questa amministrazione: per motivi di clientele si sottrae alla collettività e si regala ai pochi che daranno un ritorno in termini elettorali". Infine un invito ai giovani a "non andare via: rimanete qui e cambiamo le cose - ha sottolineato Basile - questa è la politica che ha portato la disoccupazione giovanile al 46%".

Le iniziative dell'amministrazione comunale per la prossima estate, però, non si fermano. I litorali privati potrebbero aumentare a dismisura. I titolari di concessioni per le aree demaniali marittime, infatti, potranno ampliare lo spazio delle proprie attività balneari fino ad un massimo di 250 metri quadrati. Un'ipotesi che non piace alle opposizioni che denunciano un'ulteriore limitazione degli spazi liberi di spiaggia in vista della prossima estate. "E' palese che già ora gli spazi liberi non siano sufficienti ad ospitare cittadini e turisti che affollavano Agropoli nel corso della stagione estiva, dal prossimo anno i problemi saranno ancora maggiori. Nonostante viviamo in un periodo di crisi i bagnanti saranno costretti ad affittare degli ombrelloni presso gli stabilimenti privati o andare altrove per cercare un lembo di spiaggia libera".