Con una operazione complessa che ha visto in campo su tutto il territorio di giurisdizione (da Capaccio ad Ascea) gli uomini della Guardia Costiera, si è svolta alle prime luci dellalba una mirata attività di contrasto al fenomeno dellabusiva occupazione di aree demaniali marittime su tutti gli 80km di costa ed i relativi arenili. Sono stati impiegati per loperazione Spiagge Liberate, coordinata dalle competenti Procure della Repubblica di Salerno e Vallo della Lucania, 28 militari con pattuglie a terra e a mare, impegnati in controlli che hanno interessato ognuno degli 8 comuni di propria competenza. Le segnalazioni giunte, e la mirata attività di indagine compiuta in questi giorni con ripetuti appostamenti anche notturni ha permesso di conseguire importanti risultati, nel tentativo di debellare il fenomeno, purtroppo ancora molto diffuso, messo in atto sia da imprenditori poco avvezzi alle regole che da utenti che decidono di privatizzare preziosi lembi di spiaggia libera, impedendone il loro naturale pubblico uso, anche con occupazioni notturne. Nello specifico, sono stati deferiti allAutorità Giudiziaria 7 soggetti titolari di strutture ricettive, risultate o del tutto sprovviste di titolo autorizzativo (tra cui un villaggio ed un camping a Capaccio e 2 strutture alberghiere a Montecorice), o in possesso di regolare concessione, ma che avevano notevolmente ampliato le aree di propria pertinenza (in particolare a Casal Velino ed Ascea) Inevitabile il sequestro anche di tutte le attrezzature balneari, abusivamente posizionate sul libero arenile senza alcun titolo, nonché di pedane e camminamenti installati senza legittimazione. Tra le spiagge libere sottratte al pubblico uso, si è inciso in particolare sul lungomare di Agropoli, in zona Lago e Ogliastro Marina a Castellabate, e tra Acciaroli e S. Mauro Cilento (anche con la collaborazione della locale polizia municipale). Dopo oltre 6 ore di attività, si sono quindi contate alla fine circa 2.000 attrezzature balneari sequestrate tra ombrelloni, lettini, sdraio, e finanche tavoli e sedie, comodamente lasciati ad occupare la prima fila, per evitare di perdere il prezioso posto al sole. La complessa attività messa in campo ha fatto registrare alla fine circa 6.000 mq di arenile abusivamente occupato, con strutture tutte posizionate sul demanio marittimo e in maniera tale da impedirne il pubblico uso. Loperazione odierna, effettuata nellambito della più ampia attività Mare Sicuro 2012, sarà certamente ripetuta con periodica cadenza, al fine di evitare il ripetersi di simili abusi, particolarmente avvertiti dallutenza balneare che in questo periodo si riversa sulle spiagge cilentane.