"Siamo all'esasperazione, non possiamo più andare avanti. Siamo pronti anche a proteste esemplari". A lanciare il grido d'allarme sono i circa cinquanta dipendenti della YELE che si occupano dello spazzamento e della raccolta rifiuti sul territorio di Agropoli, da tre mesi senza stipendio e con la quarta mensilità ormai prossima alla scadenza.
"Non è più possibile continuare così - spiegano gli operai - proseguiamo in silenzio il nostro lavoro, le istituzioni conoscono il problema ma fin ora ci hanno mostrato soltanto indifferenza".
Alla base della mancata erogazione degli stipendi, secondo la Yele, vi è la morosità del comune di Agropoli nel pagamento del servizio. L'ente, a sua volta, punta il dito contro i cittadini: in troppi non risultano in regola con la Tarsu e notevoli sono anche le difficoltà nel recuperare i crediti.
Le conseguenze di questa situazione, intanto, ricadono sui lavoratori: "Siamo allo stremo delle forze, alcuni di noi hanno famiglie da mantenere, debiti in scadenza, hanno necessità di acquistare medicine e non possono farlo. La situazione è insostenibile. Vogliamo risposte immediate". Questo è il loro grido d'allarme.