«Il verbale è negativo ma nel corso dell'incontro abbiamo ricevuto proposte concrete per risolvere la crisi dei lavoratori della clinica Malzoni di Agropoli, ormai da due mesi senza stipendio». A dichiararlo, a margine del tavolo di concertazione convocato ieri dal prefetto di Salerno e al quale hanno preso parte sindacati, rappresentanti dell'Asl e dell'azienda Malzoni, è Angelo Di Giacomo, responsabile del comparto Cgil. «Purtroppo - spiega - la situazione non è molto semplice. L'azienda vanta dei crediti nei confronti dell'Asl che quest'ultima sta però ripianando. Tuttavia, avendo il gruppo Malzoni effettuato una cessione del credito, i fondi dell'azienda sanitaria locale vengono trasferiti periodicamente ad un istituto creditizio che al momento non provvede a pagare le anticipazioni al gruppo Malzoni. Ciò ha determinato lo stato di difficoltà che sta attraversando la proprietà, dal quale è derivato il mancato pagamento degli stipendi. C'è stato anche un tentativo di sciogliere il contratto in essere, in modo che la Malzoni potesse risultare l'immediata destinaria dei fondi dell'Asl - spiega Di Giacomo - ma fin ora ciò non è stato possibile». I lavoratori dovranno quindi ancora attendere per ricevere le mensilità di dicembre e gennaio e i sindacati si preparano a protestare. «Organizzeremo nei prossimi giorni una giornata di sciopero dei dipendenti della clinica agropolese - fa sapere la Cgil - ovviamente saremo pronti a revocarla qualora la situazione dovesse risolversi positivamente. Abbiamo avuto delle rassicurazioni dall'azienda che ha capito la problematica e si è mostrata sensibile. Purtroppo molti dipendenti della casa di cura di Agropoli sono monoreddito, con figli a carico e hanno fitti da pagare e mutui per questo ci auguriamo che il caso si risolva positivamente in breve tempo».

