Politica

Agropoli: nota di Trasparenza e Legalità sulle dichiarazioni dell'ass. Coppola


<<La perversa logica che tiene insieme i ragionamenti del giornaletto parte da informazioni vere ed arriva a travisare la realtà, passando da avvenimenti reali ad assolute menzogne, giocando sulla ingenuità e sulla cattiva informazione dei lettori>>. Questa appena citata, è soltanto una delle frasi apparse in un intervento del forum di InfoAgropoli da parte dell'assessore al bilancio del comune di Agropoli Adamo Coppola, che non sono andate giù alla redazione del periodico "Trasparenza e Legalità", che in esse trova precisi riferimenti al proprio giornale."Dopo circa venti giorni di gestazione - si legge in una nota di Trasparenza e Legalità - l'assessore Coppola ha finalmente partorito il suo pensiero (in merito all'inchiesta del mensile su politica e edilizia) e lo ha espresso, nottetempo, sul forum di Infoagropoli. Ricordando le sue origini politiche, Coppola ha colto l’occasione per dare sfoggio della sua concezione fascisteggiante del diritto di critica, perché non ha dimenticato di minacciare il ricorso a nuove querele come quando ha affermato: “ricordo che la diffamazione, in diritto penale italiano, è il delitto previsto dall’art. 595 del Codice Penale, il diritto di critica non autorizza a diffamare, va bene le critiche ma non la menzogna. E se qualcuno è portato a credere a giornaletti che violano ad ogni edizione l’art. 595 del codice penale gli consiglio di riflettere di più”. Perché, se l’assessore Coppola ci tiene a far sapere ai cittadini di Agropoli che la nostra inchiesta altro non è che una campagna giornalistica “ingiusta oltre che oltraggiosa” ha scritto questi suoi pensieri quasi in sordina, sul forum di Infoagropoli, e non in un comunicato ufficiale dell'amministrazione? Ma si è accorto l'assessore Coppola, forse tradito dalla stanchezza, di averci riconosciuto che “le informazioni sono vere” e “gli avvenimenti reali”? Potremmo fermarci già qua per smontare il suo attacco. Tuttavia - prosegue il comunicato - c'è dell'altro, in quanto nella foga di difendere l'amministrazione è forse straripato oltre il proprio pensiero ed ha affermato di ritenere i cittadini, e questo è grave, ingenui e malinformati. Andando nello specifico del suo scritto egli ha detto che <<le ditte citate sono per la maggior parte imprese di costruzione di edilizia privata, che in molti casi in modo ingannevole sono associate a consiglieri comunali e quindi al sindaco>>. Ogni cittadino può verificare personalmente presso gli uffici competenti la veridicità di ciò che abbiamo scritto. È tutto agli atti. Basta osservare i cartelli di cantiere presenti un po' ovunque per leggere quasi sempre i nomi di questi consiglieri comunali. Dunque dov’è l’inganno? I consiglieri citati nella nostra inchiesta fanno quel mestiere da una vita ed il fatto è noto a tutti. Ma l’assessore Coppola continua: <<tutto il castello crolla con una semplice considerazione, se il sindaco favorisse i costruttori allora dovrebbe spingere gli uffici a dare tante licenze edilizie e tanta cubatura, invece questa amministrazione ha dato molta meno cubatura edilizia, per esempio, dell’amministrazione Domini>>.

 È davvero strano: noi ci siamo limitati a elencare le imprese dei consiglieri comunali… e l’assessore Coppola ha replicato in merito a ipotetici “favoritismi” fatti a vantaggio di queste imprese, concludendo addirittura: <<noi abbiamo danneggiato le imprese in questione, non favorito>>.

Bisognerebbe fargli notare che il problema non è certo la quantità della cubatura... ma il “chi” la realizza ed ovviamente che inserendo le mogli di consiglieri e costruttori nella commissione integrata edilizia e paesaggistica i costruttori ne risultano danneggiati... (sic!). Ad ogni modo questa, secondo noi, è senz’altro una risposta dettata dal nervosismo che probabilmente serpeggia in tutto lo stato maggiore alfieriano. Di fronte alla chiarezza dei fatti evidenziati dalla nostra inchiesta ed al riscontro positivo dei cittadini (che non sono affatto “ingenui” e “malinformati”) l'amministrazione non ha trovato nemmeno il coraggio di dare una pubblica spiegazione. L’unica azione che si sta verificando, infatti, è contro il nostro direttore responsabile, il rag. Angelo Carmelo Buccino, con troppi “consigli amichevoli” per “convincerlo” a lasciare la direzione responsabile del giornale ed impedirci così di continuare a pubblicarlo. E questo - conclude la nota - sarebbe sicuramente un danno per tutta la città, perché siamo convinti che sopprimere una voce libera, anche se ritenuta da alcuni scomoda, sia sempre un impoverimento per la democrazia e la libertà di ognuno".

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