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Agropoli: non è estate senza i Fratelli Ferraiolo


E' proprio il caso di dirlo: non esiste Estate senza il Teatro Nazionale dei Burattini dei Fratelli Ferraiolo. Quello che lega la famiglia di burattinai salernitani alla città cilentana, è un legame ormai trentennale. Tante generazioni sono cresciute trascorrendo il mese di Agosto nell'osservare e ascoltare le divertenti imprese di Pulcinella che ogni anno porta allegria e buonumore, ma mette anche in mostra un'arte antica, raffinata e perchè no, nobile.

 Il teatro dei Fratelli Ferraiolo, è un "monumento", un "mostro sacro" di cui Agropoli va fiera. La città lo attende ogni Agosto, si interroga sui suoi ritardi, lo sa apprezzare e quando va via è il segno che l'estate sta per terminare. Alla loro partenza rimane un vuoto difficile da colmare, l'estate è finita, un lungo inverno si fa avanti.
A tanti bambini è capitato di correre verso Piazza della Repubblica senza trovare più il loro teatrino e subito emerge un velo di tristezza, una lacrima che in fondo è consolata dal fatto che l'anno successivo loro saranno nuovamente lì, con Pulcinella e gli altri personaggi, con le loro storie divertenti, con la loro simpatia. Come le rondini ogni primavera tornano a costruire i loro nidi, così ogni estate i Fratelli Ferraiolo tornano a portare allegria in città, ormai è una tradizione che non passa mai di moda, un evento incancellabile capace di unire grandi e piccini, agropolesi e turisti, tutti sotto il segno dei Fratelli Ferraiolo.

Per quanto concerne la loro storia, la tradizione della Famiglia Ferraiolo nell’antica arte dei burattini risale ai primi del ‘900 quando Pasquale Ferraiolo ottenne i suoi primi grandi successi di burattinaio.
Traendo ispirazione dall’attore-autore napoletano Antonio Petito (dalla critica considerato il più grande Pulcinella di tutti i tempi), Pasquale Ferraiolo si cimentava nella messa in scena di commedie tipiche del teatro classico napoletano proponendole con il suo popolare “teatrino di Burattini”.
Partecipando ai diversi Festival (tra cui quello di Napoli del 1904) ed eventi legati a questa Tradizione Pasquale Ferrajolo gettò le fondamenta su cui gli eredi hanno costruito una vera e propria Tradizione Familiare arricchita negli anni con esperienze televisive e nuovi mezzi scenografici.
Dopo una lunghissima serie di successi in tutta Italia Pasquale Ferraiolo si spense nel 1934 lasciando ai figli Francesco e Salvatore la sua arte come eredità.
I due fratelli formavano una formidabile coppia di artisti che andò avanti di successo in successo fino allo scoppio della seconda guerra mondiale durante la quale i due fratelli hanno interrotto la loro carriera artistica.
Nel 1949, Francesco, la cui passione per il teatro non si era mai spenta, propose al fratello di riprendere “baracca e burattini” e di riaccostarsi alla carriera artistica ma la sua proposta venne tuttavia respinta.
A quel punto Francesco, chiamati a sè i figli Pasquale, Vittorio ed Adriano, formò con essi una nuova compagnia: “I Fratelli Ferrajolo” che diresse magistralemente fino al 1973, anno della sua morte.
Calcando le orme paterne i tre fratelli hanno continuato a mietere successi avvalendosi di tecniche teatrali sempre all’avanguardia.
La scomparsa di Vittorio, sopraggiunta nel 1994 mentre era in viaggio per partecipare al Festival dei Burattini di Bergamo, ha lasciato a Pasquale ed Adriano il compito di continuare una tradizione che già vede nei figli dei tre fratelli, tutti attualmente impegnati in quest’attività, gli eredi naturali destinati a perpetuarla negli anni a venire.

Proponiamo di seguito l'intervista realizzata a Rossano Ferraiolo (figlio di Vittorio) dal nostro corrispondente Pasquale Francia.

Come nasce il teatrino dei Fratelli Ferraiolo? Chi è stato il capostipite che ha cominciato questa tradizione?

 

Il nostro teatro è nato grazie al mio bisnonno Pasquale Ferraiolo Senior il quale era un modesto attore di teatro, ma in età avanzata fu colpito dalla cataratta, che gli impediva addirittura di stare in piedi sul palcoscenico. La passione forte per la recitazione ha fatto sì ch’egli inventasse questo lavoro. E così trasferì la sua voce e la sua bravura a dei burattini. Così senza muoversi, riusciva a realizzare il suo spettacolo. Da lui, questa tradizione si è tramandata ai figli, ai nipoti, fino a noi che siamo la quarta generazione.

 

E’ vero che Pasquale Ferraiolo Senior prese spunto dall’attore napoletano Antonio Petito?

 

Si, infatti mettiamo in scena anche alcune commedie di Petito e Scarpetta. Da lui il mio bisnonno prese il personaggio di Pulcinella “Paolocinella”, fiancheggiato da Felice Sciosciammocca che è spesso il compagno di sventura di Pulcinella.

 

Rispetto al passato, è cambiato qualcosa nel mettere in scena gli spettacoli?

 

Sfruttiamo la tecnologia per quanto riguarda effetti sonori ed effetti speciali, per il resto siamo fedeli al vecchio modo proporre  lo spettacolo. Anche i personaggi sono quelli della tradizione, abbiamo infatti inserito personaggi attuali come Dragon Ball, Shrek, Spiderman soltanto per le miniature che vendiamo.

 

Molti ragazzi sono cresciuti con i vostri burattini, che rapporto vi lega con Agropoli?

 

Con Agropoli c’è un rapporto straordinario. Mio padre nel ’92 ottenne una targa a nome di tutta l’amministrazione. Egli rimase commosso perché a Salerno, paese di cui siamo originari, non ci hanno assegnato alcun premio o riconoscimento, forse senza sapere che nell’ambito dei burattinai il nostro nome è molto conosciuto. Ad Agropoli ogni anno abbiamo un buon riscontro. E’ bello vedere che genitori, che da piccoli hanno assistito il nostro spettacolo, portano ora a loro volta i figli. Inizialmente, quando venivamo qui in piazza della Repubblica non c’era neanche l’asfalto, questo ti fa capire da quanto tempo torniamo in questa città

 

C’è qualche marionetta che portate con voi che ha qualche storia particolare?

 

Abbiamo dei burattini che risalgono al 1800. Li abbiamo in una bacheca ben custoditi, e li portiamo in giro soltanto in occasione di eventi e mostre. Quelli che si vedono nelle piazze, sono burattini che risalgono anche a trent’anni fa, ovviamente ristrutturati perché di anno in anno questi vengono scalfitti da botte, bastonate, ecc… Abbiamo anche un mago che utilizziamo in “Pulcinella Principe dell’inferno”, che risale ad oltre trent’anni fa. Questo mago è custodito in una valigia con una spazzola altrettanto vecchia. In ogni spettacolo, prima che il mago compaia, spazzoliamo i suoi capelli, che tra l’altro sono veri. Questo è quindi il burattino più caratteristico che custodiamo gelosamente.

 

Chi è l’autore dei vostri testi?

 

La maggior parte degli spettacoli sono stati scritti da mio nonno e suo fratello. Anche mio padre (Vittorio ndr), ha scritto delle commedie, l’ultimo è stato Pulcinella e Sandokan. In preparazione c’è un vecchio spettacolo del repertorio napoletano, ma non anticipo nulla.


I fratelli Ferraiolo sono attualmente ad Agropoli nei giardini dedicati ai "Caduti di Nassyria" (tra P.zza V.Veneto e P.zza della Repubblica). In questi ultimi giorni di permanenza ad Agropoli, stanno mettendo in scena dei classici del loro repertorio. Gli spettacoli sono ogni 30 minuti circa, a partire dalle 19.00 e fino alle 24.00.

Domenica su Agropoli Web Radio alle ore 11.30 (e in replica lunedì alle 14.30), trasmetteremo una speciale puntata dedicata interamente ai Fratelli Ferraiolo, con interviste ed ospiti in studio.

 

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