Attualita'

Agropoli: lavori di scavo nei pressi del centro storico


Legambiente, WWF, PRC e SEL chiedono chiarimenti

In data 11 ottobre le associazioni ambientaliste LEGAMBIENTE di Agropoli e WWF Campania, e i partiti di Rifondazione Comunista e Sinistra Ecologia e Liberta , a seguito di molteplici segnalazioni e di sopralluoghi effettuati dai volontari delle stesse associazioni, hanno inviato al Comune di Agropoli, alla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania e alla Guardia di Finanza di Mare di Salerno, alla Soprintendenza ai BAP e alla Soprintendenza Archeologica di Salerno un esposto relativo ai vistosi ed ampi lavori di sbancamento che un privato cittadino sta realizzando a valle del viale Carmine Rossi, che collega il centro urbano con il centro storico di Agropoli Alto.Nell’area interessata dall’intervento insistono sia il vincolo paesaggistico che quello archeologico, inoltre, l’area, situata sul lato nord del promontorio su cui sorge il castello di Agropoli, a strapiombo sul mare del Lido Azzurro, costituisce un sito di notevole interesse paesaggistico e naturalistico con una folta macchia mediterranea che nella sua bellezza accoglie i visitatori che giungono ad Agropoli lungo il litorale San Marco. I sottoscrittori del documento hanno effettuato richiesta di copia del progetto all’amministrazione Comunale e interessato le autorità competenti rispetto alla rispondenza dei lavori in corso ai progetti approvati. La segnalazione riguarda notevoli lavori di scavo sottoposti al viale Carmine Rossi relativi ad un permesso a costruire rilasciato dal Comune di Agropoli per la ”demolizione ed il rifacimento di muri esistenti” con i quali sono stati realizzati più terrazzamenti di notevole altezza e profondità, lavori di taglio della vegetazione e di realizzazione di tracciati viari in terra battuta che giungono fin nell’area del centro storico e fino alla costa. L’entità dei lavori ha interessato molti privati cittadini residenti nell’area preoccupati dalle possibili conseguenze alla stabilità della strada derivanti dai suddetti lavori. All’iniziativa ha dato la propria adesione anche l’associazione Italia Nostra di Salerno.

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