«Siamo allo stremo delle forze e della pazienza. Stiamo soffrendo! Tutto questo non lo meritiamo. Vogliamo rispetto, dignità e...gli stipendi!». Questo è il testo di uno dei tanti striscioni e manifesti che i lavoratori della Malzoni hanno affisso nei pressi della casa di cura per manifestare tutto il loro malcontento per la situazione che sono costretti a vivere. Sono ormai tre mesi che non percepiscono stipendi e le prospettive future non sono chiare.A scatenare la rabbia dei dipendenti anche l'accordo ancora non formalizzato tra la proprietà e l'Ifis, l'istituto finanziario con il quale la Malzoni ha stipulato un contratto di cessione di credito al quale era stata chiesta un'anticipazione dei fondi che sta incassando dall'Asl in ripianamento di un debito contratto con la Malzoni che avrebbero permesso, secondo l'amministrazione della clinica, di pagare entro la prima decade di marzo tutti gli stipendi arretrati. La tanto attesa fumata bianca invece non è arrivata e la situazione resta grave.



