In una giornata assolata d' inverno a sessantaotto anni esatti da quell8 dicembre 1943, i veterani della battaglia di Monte Lungo, confortati nel cuore dalla presenza di migliaia di persone, hanno reso omaggio alla memoria dei loro fratelli caduti per offrire a loro e a noi tutti la possibilità di vivere unesistenza libera dalloppressione e dalla tirannide.
Come negli anni passati, anche quest'anno le delegazioni dei Carabinieri in Congedo di Agropoli, Capaccio e Altavilla Silentina, accompagnati da numerosi iscritti all'Associazione Nazionale Combattenti nella Guerra di Liberazione della sezione di Agropoli, nonchè appartenenti al Centro Sociale Polivalente, hanno preso parte alla commemorazione a Mignano Monte Lungo (CE).
Presenti alla cerimonia il Gen. Luigi Poli, Presidente Nazionale dell'Associazione Combattenti della Guerra di Liberazione, il sindaco di Mignano, il Generale dei Carabinieri Barbato, Commissario Generale Onoranze Caduti in Guerra presso il Ministero della Difesa in rappresentanza del governo il quale, nel ricordare il sacrificio di tutti i soldati caduti per la liberazione del suolo italiano, ha tenuto un commovente discorso che merita di essere citato integralmente.
"Su questa montagna, sessantaotto anni fa, combatterono i reparti di un esercito italiano che voleva riscattare l'onore e la libertà della Patria, che difese con le armi in pugno la dignità del tricolore. Quel "raggruppamento motorizzato", appena riorganizzato in Puglia, (dopo la dichiarazione di armistizio dell'8 settembre) fu il primo a combattere per lo sfondamento delle linee, laddove si erano infranti gli sforzi di numerosi reggimenti anglo-americani. Con tenacia e volontà disperate, tentarono di conquistare, pietra dopo pietra, posizioni strategiche naturali che arrestavano lavanzata delle forze alleate. Loro, quel giorno, erano lItalia.
I mille del Montelungo, con le decine di morti e feriti, hanno tenuto vivo il filo rosso della continuità legale e morale dello Stato italiano, come lo fecero nel marzo 1944 gli alpini del Monte Marrone, i paracadutisti del Nembo a Filottrano, il Gruppo di Combattimento "Cremona" sulla linea Gotica alle Torri di Primaro, il Gruppo di Combattimento "Friuli" sul fiume Senio, il Gruppo di Combattimento "Folgore" a Grizzano, e tutti i combattenti della Guerra di Liberazione.
Monte Lungo è teatro di scontri bellici tra lesercito tedesco e quello italiano. Centinaia i soldati caduti nella cruenta battaglia che dall' 8 al 13 dicembre 1943, si sviluppò in questo luogo alle pendici di Montecassino le cui spoglie riposano in questo Sacrario. In alto del Sacrario una grande statua in bronzo della Madonna Immacolata detta per l'appunto "Madonnina del Sacrario" sembra vegliare e benedire il sonno di quei eroici ragazzi italiani caduti per la nostra libertà".