Mentre il consiglio comunale si accingeva al voto di approvazione della richiesta ufficiale della città di Agropoli al Vescovo della Diocesi di Vallo della Lucania per la conclusione del processo canonico e della dichiarazione di eroicità e delle virtù di Padre Giacomo Selvi, presso la sua chiesa giungevano fedeli da Salerno e da altre località per assistere alla solenne Messa in suo suffragio officiata dal sostituto vicario del vescovo don Carlo Pisani.
ll 27 settembre del 1987, a soli 49 anni, cessava di battere il grande cuore di Padre Giacomo Selvi, a 25 anni di distanza l’amore dei fedeli verso il frate francescano non è mutato, anzi si è accresciuto nel tempo tanto che giovedì 27 per onorare la sua memoria, come ogni anno, da varie località ( soprattutto da Salerno) sono giunti numerosi fedeli per partecipare alla funzione religiosa che si è svolta all’interno della chiesa del "Sacro Cuore", la chiesa che fu costruita proprio da padre Giacomo durante il periodo trascorso nella comunità agropolese.
Prima della cerimonia religiosa, la delegazione dei fedeli venuta da fuori, si è recata sulla sua tomba per rendergli omaggio.
I tratti caratterizzanti di padre Giacomo sono stati soprattutto l’amore per i giovani, l’illimitata fiducia nella provvidenza, il servizio per i poveri, l’apostolato e lo spirito missionario, un patrimonio di spiritualità che la comunità agropolese non ha dimenticato e che custodisce gelosamente.
Nel 1996 si è costituito il comitato "Amici di padre Giacomo Selvi", nato per perorare la causa di beatificazione sostenuta finanziariamente con il ricavato dei libri scritti dal prof. Germano Bonora tra cui " Padre Giacomo, Il novello Francesco in terra di Agropoli" .Una causa di beatificazione bloccata da tempo per una serie di ostacoli, a tutt’oggi la causa è sospesa.
Un’altra battaglia che sta portando avanti il comitato è il trasferimento delle spoglie di padre Giacomo da una cappella nel cimitero di Agropoli all’interno della chiesa del "Sacro Cuore" edificata come già detto dal padre francescano. Anche in questo caso l’iter non ha seguito il suo regolare corso, a seguito della richiesta dei fedeli che all’epoca raccolsero migliaia di firme.