Si è tenuto nei giorni scorsi, presso il Comune di Agropoli, un incontro convocato dall'Assessore al commercio Eugenio Benevento con i rappresentanti di Confcommercio e Confesercenti e il parroco della Chiesa Santa Maria delle Grazie Don Bruno Lancuba, per discutere degli eventi che rientreranno nel cartellone di “Agropoli in Festa” e in particolar modo di quelli che coinvolgeranno in prima persona i commercianti. Per questi ultimi, il clou della manifestazione sarà nella “Notte di stelle” una sorta di notte bianca che si svolgerà tra venerdì 28 e sabato 29 Maggio. A tal proposito, l'Assessore Benevento, ha demandato alle associazioni dei commercianti il compito di promuovere l'evento tra i negozianti, affinché potessero essere informati e potessero organizzarsi in tempo per partecipare all'iniziativa.

“L'evento - afferma l'assessore Benevento – non è stato organizzato direttamente dal Comune, tuttavia questa amministrazione si è fin da subito adoperata per sostenere e promuovere il progetto. Personalmente, ho convocato un incontro con i rappresentanti dei commercianti, affinché questi ultimi fossero informati degli eventi in programma e si organizzassero per partecipare attivamente alle varie iniziative in programma, in particolar modo alla notte bianca che si svolgerà nella serata di venerdì 28 Maggio. Spero, che tutti vengano avvisati quanto prima affinché possano organizzarsi in maniera adeguata ad un evento che, ci auguriamo, porterà ad Agropoli tantissime persone”.

Alla domanda sulle aree della città che saranno coinvolte nella manifestazione l'Assessore Benevento risponde: “abbiamo cercato di coinvolgere non soltanto la piazza come spesso in passato è accaduto, ma più zone di Agropoli: dal centro al Lungomare San Marco, dal porto turistico alla parte vecchia”.

Sulle critiche infine circa la presenza durante di ambulanti durante “Agropoli in festa”, Benevento sottolinea che “non si tratterà assolutamente di un mercato, ma saranno presenti solo stand espositivi di prodotti tipici del nostro territorio. Ripeto però, che l'organizzazione non dipende direttamente dal comune”.