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Agropoli: il sindaco Alfieri scrive agli amici di Facebook

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Una lettera agli amici di Facebook, “i veri amici”, per ringraziarli del sostegno, dei suggerimenti e anche delle critiche, ma al contempo per denunciare colore che utilizzano i social network soltanto per offendere e cercare visibilità. A scriverla è stato il primo cittadino di Agropoli, Franco Alfieri, che tramite il suo profilo si è rivolto ai fruitori del più popolare social “uno strumento che da una straordinaria possibilità ai personaggi pubblici”.

“Ogni giorno – esordisce Alfieri - mi collego e cerco di rispondere a tutte le vostre domande che, però, sono davvero molte e, quindi, probabilmente non riesco sempre ad essere esaustivo, presente, immediato come vorrei”.

Il sindaco agropolese, poi, fa un riferimento alle critiche che talvolta gli giungono.

“Visto che facciamo molto ogni tanto sbagliamo e qualcuno ce lo fa notare. Le critiche, nonostante l’impegno, ci sono e ci devono essere. Dopo oltre 20 anni di politica so bene che funziona così e so ancora meglio che, se non ci fossero le critiche, dovrei preoccuparmi”.

I toni amichevoli del testo, però, cambiano quando Alfieri fa riferimento a chi confonde la critica con l'ingiuria.

“Con Facebook – dice il primo cittadino - molto è cambiato anche rispetto al tema delle critiche. Si è infatti enfatizzata in maniera esponenziale una regola che esiste da sempre ma che, prima, faceva meno danni. Ci sono persone al mondo che non sanno cosa si vive dietro le quinte quando… Sono persone frustrate, poco impegnate e responsabili, che non immaginano le mille difficoltà che si incontrano nel realizzare le cose che vuoi fare perché dietro una tua idea, un tuo programma, c’è il coinvolgimento di tante situazioni che rallentano il tuo operato, modificano il percorso che avevi pensato, turbano la corretta realizzazione delle iniziative che metti in campo”.


“Queste persone – dice il primo cittadino – oggi possono sedersi comodamente al computer, aprire Facebook e sfogare le loro insoddisfazioni”. “Quando le critiche sono anche suggerimenti – spiega Alfieri - lo apprezzo e mi impegno per il cambiamento. Ciò che mi irrita sono le critiche sterili, fatte da chi ha bisogno di vivere un protagonismo sul web che non si riesce a conquistare nella vita”.

“Oggi – conclude - la tecnologia gli ha creato una piazza virtuale nella quale possono imprecare, offendere, diffamare senza guardare negli occhi le persone a cui dicono certe cattiverie, senza muoversi dalla loro comoda sedia di casa, senza essersi conquistati, in alcun modo, il pubblico di uditori che hanno di fronte”.

Perché allora restare su Facebook?” Semplice, per voi Amici veri”, dice Alfieri.

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