Da SedTV, emittente in onda sul digitale terrestre, spunta una delle ultime interviste a Paolo Serra, scomparso nell'agosto 2014. L'ex sindaco di Agropoli si mostra già segnato dalla malattia, debole, affaticato, con una voce fioca ma, nell'incontro con Mauro D'Avenia, psicologo e psicoterapeuta, appare come sempre appassionato nell'esprimere le sue idee, soprattutto politiche: sempre nostalgico verso il passato e critico verso il presente. 

Tanti i temi toccati in oltre un'ora e mezza, in cui Serra si racconta partendo dalla sua giovinezza ed i primi passi in politica, passando poi per temi di stretta attualità come il Governo Renzi e l'Europa, ma raccontando anche la sua visione su importanti fasi della storia italiana come Tangentoli. 

L'intervista rivela a volte un Paolo Serra inedito, profondamente trasformato rispetto a quell'uomo che molti ricordavano, che parla anche della fede, della sua malattia, della morte (che "fa paura soltanto a chi ha troppo"), del Paradiso ("quello che ci sarà dopo sarà tanto straordinariamente diverso che non ci consente di immaginarlo"), dei figli che lo accudiscono e gestiscono la scuola perché "in queste condizioni di salute non ci riesco e spesso devo andare in ospedale a fare la chemio", della moglie (definita una santa) e dei nipoti.

Le ultime parole sono per gli agropolesi: "Gli sono grato, loro mi hanno dato una straordinaria possibilità negli anni, mi hanno fatto diventare un primus inter pares".

In conclusione un Paolo Serra che sembra quasi rassegnato a perdere la sua battaglia con un brutto male "ma sereno" ringrazia comunque Dio che "mi ha dato la possibilità di accorgermi della malattia, quello è stato un piccolo miracolo e così ho avuto la possibilità quantomeno di combattere".

L'intervista si conclude con una preghiera e un messaggio d'amore verso il prossimo.