Poco più di sei mesi alle prossime elezioni amministrative di Agropoli, tempo di bilanci dunque per l'amministrazione Alfieri, ma soprattutto per i suoi avversari politici che in queste settimane saranno chiamati a scegliere chi candidare alle prossime consultazioni di primavera. La situazione nel comune cilentano è quanto mai complessa, per almeno due motivi: in primo luogo c'è la scontata rielezione di Alfieri la cui popolarità è in continua ascesa e che in questi anni non ha trovato un'opposizione capace di far vacillare la sua forte posizione, in secondo luogo c'è invece la spaccatura evidente che vivono al loro interno i principali partiti, dal PD al PDL, passando per l'UDC.Ma cerchiamo di capire nel concreto chi saranno gli sfidanti di Alfieri alle prossime elezioni.
Iniziamo l'analisi proprio dal centro sinistra. I cosiddetti "dissidenti" del Partito Democratico, vicini all'ex sindaco Domini, starebbero convergendo attorno al nome di Roberta Morrone per tentare di "strappare" la poltrona ad Alfieri o almeno di limitare la sua forza. In un primo momento si pensava ad una ricandidatura di Antonio Domini, ma è stato lo stesso consigliere d'opposizione a smentire questa possibilità. Ecco allora che tutti gli indizi potrebbero convergere attorno all'ex esponente della Margherita Morrone, forte dell'appoggio di importanti esponenti del P.D. campano e tra le voci più critiche nei confronti del sindaco Alfieri.
Tutto tace sul fronte SDI con Antonello Scuderi (segretario provinciale) che non sembra abbia voglia di rituffarsi nella politica attiva ad Agropoli e con il vicesindaco Mauro Inverso, eletto proprio nelle fila dei socialisti, che appare sempre più vicino al Partito Democratico.
Si stringeranno invece attorno al sindaco uscente Alfieri le altre forze di centro-sinistra come Rifondazione Comunista e Sinistra Ecologia e Libertà. Da chiarire però se questi partiti presenteranno delle liste con i loro simboli o al contrario costituiranno delle liste civiche, come nelle intenzioni del sindaco Alfieri. Se così fosse, quest'ultimo potrebbe contare anche sull'appoggio del consigliere Gianluigi Giuliano che, ideologicamente schierato con il centro-destra, non accetterebbe di candidarsi in una coalizione composta da partiti di sinistra. Al contrario, se Alfieri decidesse di presentare soltanto liste civiche, allora avrebbe in Giuliano in sicuro alleato visto ormai il gelo che vi è tra lui e il PDL "ufficiale" composto dai consiglieri Malandrino e Pesca.
Questi ultimi pensano alle prossime elezioni come ad un calvario. La poca incisività della loro opposizione e il lavoro svolto da Alfieri in questi anni hanno allontanato dal partito molti fedelissimi. Il prossimo candidato sarà dunque un "sacrificato" per l'onore del partito. In molti invocano il nome di Mautone, non disposto però ad immolarsi per il bene del centro-destra agropolese, compito che invece spetterà quasi certamente l'avvocato Mario Pesca che potrebbe essere sostenuto anche da Futuro e Libertà dell'ex assessore Scognamiglio. Incerta la posizione di Mario Capo, ex AN e, come Giuliano, distante dal modo di far politica di Malandrino e Pesca, ma al contempo grande oppositore dell'amministrazione Alfieri. La sua candidatura a sindaco è esclusa, ma con una sua lista potrebbe appoggiare il candidato del PDL nel tentativo di ricompattare un partito in vista delle elezioni del 2017 quando Alfieri, se rieletto nel 2012, non potrà più candidarsi. Sarà dunque quella l'occasione per sfidare il successore dell'attuale sindaco ad armi pari. In attesa di quel momento, saranno pochi i movimenti nel P.D.L. che alle amministrative 2012 cercherà soltanto di limitare i danni.
Concludiamo la nostra analisi con i partiti di "centro". Se a sinistra e a destra bisogna convivere con lotte intestine, non va meglio all'UDC. Anche il partito del leader nazionale Ferdinando Casini vive al suo interno un conflitto ma, al contrario degli altri due schieramenti, sta mostrando ottime capacità di nasconderlo. L'Unione di Centro ha al suo interno almeno due "correnti": da un lato quella del presidente del Consiglio Comunale Agostino Abate, dall'altro invece quella della famiglia Serra.
Il primo ha davanti a sé due soluzioni: candidarsi nuovamente al fianco di Alfieri o tentare una rischiosa candidatura a sindaco, ambizione secondo alcuni mai celata da Abate ma che non nasconde neanche un altro uomo vicino al partito, Paolo Serra, già da mesi attivo nella sua personale campagna elettorale, ma insicuro del partito che lo appoggerà. A redimere questa controversia ci penserà il prossimo congresso ma per ora appare più probabile che li sfidante di "centro" dell'amministrazione uscente sia Paolo Serra, con o senza appoggio dell'UDC.
Riassumendo quanto emerso dalla nostra analisi quindi, sono tre gli sfidanti di Alfieri: Mario Pesca, Paolo Serra e Roberta Morrone.
Ernesto Rocco