L'Arpac ha diffuso alcunidati sulla balneabilità della costa campana. Circa 83 chilometri interdetti alla balneazione sullintero litorale della regione: off-limits 40 mila metri di costa nella provincia di Napoli, poco più di 15 mila e 500 nella provincia di Salerno, quasi 28 mila a Caserta. Sono 348 le località della costa a cui è stata concessa la balneazione, rispetto alle 367 dello scorso anno. Questi i dati dei primi monitoraggi dell'Agenzia regionale protezione dell'ambiente Campania effettuati nel mese si Aprile.
«Nella normativa di controllo introdotta questanno i punti di intervento sono più diradatispiega il direttore dell'Arpac Gennaro Volpicelli e il numero dei prelievi viene ridotto a 4 settimane. Questanno faremo 6 o 7 controlli ma se soltanto uno sarà negativo, il sito sarà giudicato non balneabile. E poi il regolamento prevede paletti anche per le spiagge interne ai porti, è così che abbiamo perso alcuni dei 19 siti». Si tratta di analisi più mirate, concentrate su parametri biologici. «Non sono gli unici elementi inquinanti, come sappiamospiega Volpicelli ci sono anche gli scarichi abusivi delle fabbriche, delle industrie zootecniche che svernano amare con danni irreparabili. Lo scorso anno, poi, ha contribuito negativamente anche la stabilizzazione della bolla africana che ha peggiorato il clima e influito sulle acque del Mediterraneo. Su tutto resta il fatto che non si è intervenuto abbastanza sulle condizioni strutturali ai fini della purezza delle acque».
Nel Cilento fin ora, interdette alla balneabilità le aree adiacenti alla Foce del Fiume Testene ad Agropoli e a Pisciotta Vallone San Macario e Marina di Pisciotta.